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Il 22 giugno si terrà la verifica di Governo

Il 22 giugno ci sarà la verifica parlamentare sulla maggioranza di governo. Il passaggio era stato chiesto da Giorgio Napolitano che, a seguito della nomina a sottosegretari di alcuni esponenti di Iniziativa Responsabile, aveva preso atto di una nuova articolazione della maggioranza.
A cura di Alfonso Biondi
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Esecutivo italiano

La verifica parlamentare sulla maggioranza si terrà il 22 giugno. E' stata questa la decisione presa dalla conferenza dei capigruppo. Elio Vito, ministro per i rapporti col Parlamento, aveva spiegato che il Presidente del Consiglio Berlusconi aveva dato disponibilità per il 21 e il 22 giugno e i capigruppo hanno optato per la seconda data. Assente alla riunione il capogruppo di Iniziativa Responsabile. Ora bisognerà capire quando Berlusconi parlerà, dato che sarà necessario raccordarsi con il Senato. Bisognerà anche capire se verranno votate delle risoluzioni, così come aveva proposto l'Italia dei Valori. Il partito di Di Pietro aveva anche chiesto la diretta televisiva sulle eventuali dichiarazioni di voto sulle risoluzioni, ma il presidente della Camera Fini ha obiettato che la ripresa sarebbe autorizzata solo si trasmettesse in diretta anche l'intervento del Presidente del Consiglio.

La verifica in questione era stata chiesta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, a seguito delle nomine di alcuni sottosegretari appartenenti a Iniziativa Responsabile da parte di Berlusconi, aveva preso atto di una nuova articolazione della maggioranza di governo. Nella nota diffusa dal Quirinale si leggeva che:

Il Capo dello Stato ha in pari tempo rilevato che sono entrati a far parte del Governo esponenti di Gruppi parlamentari diversi rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche. Spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo.

Napolitano aveva comunque proceduto alla nomina dei nuovi sottosegretari, tuttavia le sue riserve al riguardo erano palesi e avevano anche convinto il leader del Carroccio Umberto Bossi che si era detto favorevole a un passaggio parlamentare. Si decise tuttavia di rimandare il tutto dopo le elezioni amministrative. Intanto le opposizioni- Partito Democratico in testa- chiedono che Berlusconi si presenti dimissionario alla verifica.

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