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Guy Verhofstadt attacca Giuseppe Conte: “Per quanto tempo sarà il burattino di Salvini e Di Maio?”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, finisce nel mirino dei parlamentari europei, a partire da Guy Verhofstadt: “Per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Matteo Salvini e Luigi Di Maio?”, chiede il politico belga rivolgendosi all’inquilino di Palazzo Chigi. Replica Matteo Salvini: “Vergognoso che alcuni burocrati europei si permettano di insultare Conte”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Finisce sotto processo, dopo il suo intervento al Parlamento europeo, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ad attaccarlo è soprattutto il capogruppo all’Europarlamento dei Liberaldemocratici dell’Alde, Guy Verhofstadt: “Per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Matteo Salvini e Luigi Di Maio?”, chiede in un discorso pronunciato in italiano il politica belga. ”Io – afferma – amo l'Italia ma oggi mi fa male vedere la degenerazione politica di questo paese, iniziata 20 anni fa con Berlusconi e peggiorata con questo governo. L’Italia è diventata il fanalino di coda dell'Europa. Un governo odioso verso gli altri stati membri, con Di Maio e Salvini veri capi di questo governo, ha impedito l’unanimità su Venezuela sotto pressione di Putin”.

Verhofstadt attacca ancora Conte e l'esecutivo: “Il vostro governo non ha una strategia per la crescita ma solo una tattica per farvi rieleggere con regali e debiti. Di Maio sta abusando del suo ufficio incontrando un movimento sì popolare ma oggi dominato da un gruppo di demolitori che distruggono tutto, guidato da Chalencon, che ha chiesto un colpo di stato militare contro il presidente della Repubblica. Per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Di Maio e Salvini?”.

La replica di Salvini e Conte

Immediata la replica italiana, affidata al ministro dell’Interno, Matteo Salvini:Che alcuni burocrati europei, complici del disastro di questi anni, si permettano di insultare il presidente del Consiglio, il governo ed il popolo italiano è davvero vergognoso. Le elite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente”. Conte, replicando all’Europarlamento, si limita a rispondere sulla questione del Venezuela: “L’Italia non è isolata, ha contributo al comunicato dell'Alto Commissario e dell'intera Ue del 26 gennaio ed è stato riconosciuto che il mio intervento è stato determinante. Detto questo non riteniamo di poter incoronare nessuno che non passi da elezioni libere”.

Replica, durante la plenaria, anche lo stesso Conte: "Il dibattito politico è il sale della democrazia e ben venga, altri interventi non andrebbero commentati perché hanno pensato non di offendere il sottoscritto ma l'intero popolo che rappresento. C'è stato un capogruppo che ha insultato chi rappresenta il popolo italiano: non sono e non mi sento un burattino, sono orgoglioso di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e la linea politica di un governo che non risponde a lobby, gruppi di potere e comitati di affari. Forse un burattino è chi risponde a queste cose".

Risponde anche il Movimento 5 Stelle: “Non basta saper parlare in italiano per essere amici del popolo italiano. L'intervento al Parlamento europeo di Guy Verhofstadt è stato offensivo e privo di contenuti. Non accettiamo nessuna lezione da chi, come dimostra uno studio commissionato da tre ong europee Friends of the earth Europe, Corporate Europe Observatory e Lobby Control, è a libro paga di multinazionali e comitati d'affari. Verhofstadt stesso ha dichiarato di far parte di sette fra Comitati e consigli di amministrazione. Chi è allora il burattino?”.

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