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Green pass obbligatorio, Renzi: “Chi ha gli anticorpi entra ovunque, chi non ce l’ha no”

Il leader di Italia Viva ha le idee chiare sul green pass obbligatorio alla francese: “Chiediamo al governo di avere una strategia simile a quella di Macron – scrive Renzi nella sua enews – chi ha gli anticorpi entra ovunque, chi non ha gli anticorpi deve subire limitazioni”. E avvisa: “Io non voglio che torniamo tutti in zona rossa, in zona rossa al massimo ci stia chi non vuole vaccinarsi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il green pass obbligatorio e il disegno di legge Zan. Matteo Renzi torna a parlare attraverso la sua enews e lo fa ribadendo il suo punto di vista sui temi più discussi di questi giorni: da un lato la possibilità di adottare il pass vaccinale alla francese, sul modello deciso dal presidente Macron, dall'altro il ddl contro l'omotransfobia che spacca la politica e l'opinione pubblica. "Crescono i contagi e cresceranno molto anche nelle settimane prossime – scrive il leader di Italia Viva – Ma attenzione: grazie al vaccino all'aumento dei contagi non corrisponde un aumento proporzionale di ricoveri e decessi", perché "il vaccino funziona" e "ti evita, se non il contagio, almeno le complicazioni del Covid".

Renzi, però, spiega anche cosa pensa del green pass obbligatorio: "Chiediamo al governo di avere una strategia simile a quella di Macron in Francia – continua – chi ha gli anticorpi (vaccino o guarigione dal Covid) entra ovunque, chi non ha gli anticorpi deve subire limitazioni". Il perché è semplice: "Io non voglio che torniamo tutti in zona rossa, in zona rossa al massimo ci stia chi non vuole vaccinarsi". Insomma, il leader di Italia Viva prende una posizione diametralmente opposta rispetto a quella di Salvini e Meloni, ma anche del Movimento 5 Stelle, invitando il governo a riflettere su questa possibilità. Nei prossimi giorni si riunirà la cabina di regia presieduta proprio da Draghi per valutare eventuali modifiche.

Il leader di Italia Viva attacca anche il suo ex partito – il Pd – sul disegno di legge Zan: "Sulla legge contro l’omotransfobia ormai siamo al paradosso – scrive – si può votare la legge in un pomeriggio, ma i principali avversari di una legge sono diventati i (pochi) senatori più estremisti del Pd". Secondo Renzi sono "sempre meno, a dire il vero, perché nel Pd cresce il numero di chi vuole saggiamente un accordo". E ancora: "Ormai è il Pd il vero partito NOZan". Poi rilancia la sua proposta: "Se si vuole una legge si può fare modificando gli articoli 1, 4 e 7".

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