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Ddl Zan, ultime notizie sul disegno di legge

Zan a Fanpage.it: “Non possiamo mediare con la Lega, non si gioca con la vita delle persone”

Il deputato e primo firmatario del disegno di legge contro l’omotransfobia ha fatto il punto della situazione durante la diretta Youtube di Fanpage.it. Martedì prossimo scadrà il termine per presentare gli emendamenti e lì “si capiranno le reali intenzioni”, spiega Alessandro Zan. Il deputato dem chiude ad una mediazione con la Lega e risponde a Renzi: “Lui dice che in Senato i voti non ci sono, ma la maggioranza è la stessa che ha approvato la legge alla Camera”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La prima settimana parlamentare di discussione generale in Senato del disegno di legge Zan si è conclusa. La prossima si aprirà con il termine per la presentazione degli emendamenti, fissato per martedì. Per fare un punto della situazione Fanpage.it ha intervistato il deputato del Partito Democratico e primo firmatario della legge, Alessandro Zan, che è intervenuto durante la diretta Youtube di oggi: "Il dibattito che abbiamo sentito al Senato è stato incommentabile", ha attaccato subito il parlamentare dem. "Ci sono state tre votazioni – ha ricapitolato – una che voleva il ritorno in commissione della legge, su proposta di Ostellari, ed è stata respinta". Poi sono state presentate le pregiudiziali di costituzionalità, "usate dall'opposizione per affossare la legge, e sono state tutte respinte". Terzo voto "una sospensiva votata l'altro ieri", perché si riteneva che "questo provvedimento non fosse sufficientemente maturo per affrontare l'iter in Aula". Respinta anche questa. "Il 20 luglio scadrà il termine per presentare gli emendamenti, vedremo chi e quanti ne presenterà – ha continuato Zan – Capiremo chi sta dalla parte della legge contro i crimini d'odio e chi la vuole solo affossare".

Zan ha spiegato che "ci sono tante fibrillazioni, soprattutto tra alcuni senatori c'è una non conoscenza del tema, molti ne parlano dentro uno scontro politico, ma quasi nessuno affronta i contenuti". Fare una mediazione togliendo l'identità di genere perché è un tema divisivo "è come se volessi togliere da una legge la lotta al razzismo, in che senso è divisivo?". Intorno a questo termine "è stato costruito un dibattito che nulla c'entra con la legge", anche perché "è un termine già presente nelle nostre leggi". Se invece "usiamo altre parole inventate lasciamo scoperte dalle tutele tantissime persone, circa 400mila nel nostro Paese". Questo dibattito, secondo il deputato, è "inaccettabile", perché "parliamo di diritti umani". Il ddl Zan "è già frutto di una mediazione, che ha tenuto dentro diverse sensibilità". Non si può mediare "sulla vita della gente, sul futuro di queste persone, perché sarebbe vergognoso e inaccettabile".

Il deputato si è concentrato anche sul ruolo di Renzi: "Lui dice che i voti in Senato non ci sono, ma conti alla mano i numeri ci sono, con la stessa maggioranza che ha votato alla Camera il disegno di legge". La senatrice Masini ieri "ha fatto un bellissimo discorso al Senato, molti dentro Forza Italia la pensano come lei". Ma attenzione agli altri partiti: "Fare la mediazione con la Lega è come far entrare un lupo in un recinto di pecore – ha avvisato Zan – La Lega non è credibile, perché le loro azioni sono state tutte volte ad ostacolare la legge, se siamo ancora a questo punto è colpa di Lega e Fratelli d'Italia che hanno fatto un ostruzionismo pesantissimo".

Zan ha escluso categoricamente che dietro il tentativo di mediazione di Renzi ci siano interessi politici più ampi: "Non voglio nemmeno pensarlo, perché usare i diritti umani per fare accordi politici sottobanco per altre finalità, come l'elezione del Presidente della Repubblica, sarebbe una cosa ignobile che non voglio prendere in considerazione". Italia Viva è "l'azionista di maggioranza di questa legge, abbiamo allargato il ventaglio delle tutele grazie al loro lavoro". Il 20 luglio "ci saranno gli emendamenti", ha ricordato Zan in chiusura e "tutto sarà chiaro", perché "avranno un nome e un cognome". Sarà chiaro "chi vuole cambiare la legge e come la vuole cambiare, lì si capiranno le reali intenzioni".

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