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Governo, Renzi avvisa Conte: “Se con Recovery buttiamo soldi ci dimettiamo, palla è nel suo campo”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, torna ad avvisare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul tema del Recovery plan: “Io non sarò mai complice dello sperpero di denaro pubblico. Più volentieri ci dimettiamo dal governo e andiamo all’opposizione. La palla è nel campo del presidente del Consiglio”. In ogni caso, per Renzi in caso di crisi ci sarà un nuovo governo, ma non un ritorno alle elezioni.
A cura di Stefano Rizzuti
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Per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in caso di crisi di governo se Conte non dovesse avere i voti non si può tornare a elezioni, ma l’alternativa è quella di “un altro governo”. “Da Italia Viva nessuno va verso i responsabili”, dice al Tg2 Post. E aggiunge: “Se Conte non ha i voti c'è un altro governo, non le elezioni”. Renzi si rivolge direttamente al presidente del Consiglio: “Conte, se le nostre idee ti fanno schifo amici come prima. Uno può essere paziente quanto vuole ma se uno dice di no, amici come prima, andate da altri. Ma non dite che siamo noi gli irresponsabili”. A tenere banco è sempre il tema del Recovery plan: “Io non sarò mai complice dello sperpero di denaro pubblico. Più volentieri ci dimettiamo dal governo e andiamo all'opposizione. La palla è nel campo del presidente del Consiglio”.

Altro tema su cui Renzi attacca Conte è quello della delega ai Servizi: “Assurdo che il presidente del Consiglio non voglia cedere la delega come hanno fatto tutti i suoi predecessori. Per rispetto agli agenti che rischiano la vita ogni giorno e che agiscono sotto copertura o quando c'è da pagare un riscatto o da difendere le istituzioni, non ne parlerò più. Da qualche mese i Servizi sono oggetto di una polemica assurda, sono sconvolto”.

Poi il leader di Italia Viva torna sul tema del governo e del Recovery: “Quando scade la mia sopportazione? Non sono uno yogurt, ma sono d'accordo sul fatto che bisogna sbrigarsi a portare il Recovery plan in Consiglio dei ministri”. E poi c’è il Mes per la sanità: “Il Mes è la conditio sine qua non per l'intesa? Mi deve dire perché no, mi deve spiegare perché dire no questi denari così importanti”. Infine, sulla possibilità che Conte vada in Aula, Renzi commenta: “Se, come sembra, il presidente del Consiglio vuole andare in Aula per fare la conta dei responsabili, cioè per sfidare una forza politica, lo faccia, è suo diritto, forse suo dovere. Se è convinto, da come si sta comportando, di avere i numeri, io lo rispetto, è la democrazia parlamentare”.

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