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Gaia torna a scuola dopo due anni con la sua infermiera: l’emozione di essere finalmente in prima media

Gaia oggi è tornata a scuola dopo oltre due anni di attesa, era felice e molto seria: si è presentata agli insegnanti e noi siamo andati ad augurarle “buon viaggio”.
A cura di Saverio Tommasi
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Gaia è tornata scuola: il suo primo giorno in prima media
Gaia è tornata scuola: il suo primo giorno in prima media

Stamani Gaia è entrata a scuola accompagnata dalla sua nuova infermiera. Finalmente, dopo oltre due anni di attesa.

Nessuno piangeva.
Non piangeva la nonna che "ho finito le lacrime da tanti anni". E non piangeva Gaia, emozionata e impreparata al nuovo ambiente: "Non so cosa farò". Ci ha pensato la nonna a suggerirle cosa fare: "Ascolta e non parlare, a scuola si va per imparare". Che non sarà la Montessori ma rende l'idea di una nonna che le vuole bene e questo bene lo costruisce giorno dopo giorno, lottando per la nipote.

Facciamo un passo indietro: Gaia non poteva andare a scuola da oltre due anni perché le mancava un'infermiera, prevista per legge.
Con Fanpage.it l'ho raccontato in un video, denunciando la situazione e provando a dare valore alla storia, a Gaia, a sua nonna. E facendo così qualcosa si è mosso, perché il giornalismo – ogni tanto – ha ancora il potere di rendere precarie le certezze di certi immobilismi, di dare loro la scossa, di incutere – non dico paura – ma un'idea di giustizia nelle storie. O almeno è accaduto così questa volta, e da oggi Gaia ha un'infermiera che la seguirà tutti i giorni a scuola.

Sono tornato a casa di Gaia stamani, il sole doveva ancora sorgere e lei era in pigiama: "Quando mi vesto però non mi riprendere" mi ha detto Gaia. Ho sorriso.

Poi ha fatto colazione, la OSS le ha dato il latte tramite il piccolo buco che ha nella pancia per l'alimentazione, infilandolo prima con una siringa in una cannula, in modo che le arrivasse direttamente.
La nonna mi ha spiegato: "Ne ha due di buchi, uno non bastava, hanno dovuta operarla una seconda volta".
"Si vede che aveva molta fame", ho scherzato io, e Gaia ha riso. Poi ha detto che sono simpatico ma anche "impiccione", perché faccio tante domande. Gaia mi ha capito subito.

Poi, ancora in pigiama mentre il sole sorgeva, Gaia progettava insieme alla nonna quando andare a vedere l'alba: "Una domenica, perché gli altri giorni ho scuola", e muoveva le mani felice.

"Hai dormito stanotte?" le ho chiesto.
"No, ero emozionata".

E infine è arrivata l'infermiera che già da due giorni faceva affiancamento a Gaia, ma oggi è stata la prima volta che sono uscite per andare a scuola, sole, eccetto me.

"Mettiti il giubbotto" ha gridato nonna Olimpia a Gaia prima di uscire, come nella più antica delle tradizioni nonna-nipote. E poi Gaia è uscita.

Nel momento in cui sto scrivendo non è ancora finita la mattina, Gaia è ancora a scuola e chissà cosa starà facendo in questo istante. Chissà cosa racconterà a casa quando uscirà, se dirà qualcosa oppure se imparerà presto a rispondere "Bene" a qualsiasi domanda del tipo "Come è andata oggi a scuola?"
E chissà se andrà davvero tutto quanto "bene", da oggi in poi. Intanto è iniziato un percorso, alla nonna io ho detto: "Un passo dopo l'altro", ma lei già lo sapeva.

Come Fanpage.it continueremo a parlare di Gaia ogni volta in cui ce ne sarà bisogno. Sperando però di aver chiuso con gli articoli sulla mancanza di un infermiere, che è stato troppo a lungo un diritto calpestato; speriamo ora che l'anfibio che aveva schiacciato il diritto di Gaia – quello di poter frequentare la scuola come ogni altro bambino e bambina di 11 anni – sia evaporato per sempre.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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