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Elezioni regionali 2020

Elezioni regionali Veneto, militanti FdI gettano gel contro il candidato Jacopo Giraldo (Verdi)

Il candidato di Europa Verde Jacopo Giraldo è stato vittima ieri di un atto intimidatorio da parte di alcuni militanti di Fratelli d’Italia, che gli hanno gettato addosso, e sul banchetto che aveva allestito per strada, del gel disinfettante. Contattato da Fanpage.it l’esponente dei Verdi, che fa anche parte di movimenti Lgbt e di Arcigay, ha denunciato l’episodio: “Sono stanco di questi abusi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La campagna elettorale in Veneto è già stata inquinata da un grave atto di violenza. Un candidato dei Verdi alle elezioni Regionali del prossimo 20 e 21 settembre, il 23enne Jacopo Giraldo, ha denunciato di essere stato vittima ieri di un atto intimidatorio da parte di alcuni militanti di Fratelli d'Italia, che lo avrebbero cosparso di gel disinfettante mentre a un banchetto a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza parlava di integrazione con una donna straniera, che era in compagnia dei suoi due figli.

"Sto facendo dall'ultima settimana di luglio i banchetti nella mia zona per le elezioni regionali, fino ad ora non avevo mai avuto problemi. Era la prima volta che mi trovavo accanto i militanti di Fratelli d'Italia", ha raccontato Giraldo, contattato questa mattina da Fanpage.it. "Alla mia destra avevo poi il banchetto della Lega".

"Ho portato il mio banchetto verso le 8:30, e circa mezz'ora dopo è passata da lì una signora straniera con i suoi figli. Uno dei due bambini ha preso un nostro volantino e la mamma si è fermata a parlare con me. Le ho illustrato semplicemente il programma di Europa Verde, spiegandole che per noi è centrale l'ambiente, i diritti civili, in particolare quelli della comunità Lgbt, le ho detto che promuoviamo il modello di co-abitazione, un concetto che abbiamo preso in prestito dal contributo della filosofa Donatella di Cesare. Mentre stavo conversando con la signora davo le spalle al banchetto. Improvvisamente mi sono trovato con alcuni schizzi di gel disinfettante sui vestiti, e mi sono accorto che il banchetto era stato cosparso di quella sostanza, sui manifesti, sulle bandiere, sui volantini su cui c'era scritto ‘Ambiente, Istruzione, Diritti', e su cui era stampata la mia faccia".

L'esponente dei Verdi ha denunciato l'episodio sui social, scrivendo questo post, senza però fare i nomi dei militanti di Fratelli d'Italia, che non conosceva personalmente: "Piccola storia triste: Fratelli d'Italia (gazebo accanto al mio) mi schizza il gel disinfettante addosso perché spiego il concetto di integrazione e coabitazione ad una famiglia di quelli che loro definirebbero ‘clandestini. Siamo al limite. L'alternativa: la Non-violenza" ha scritto su Facebook.

"La controparte – ha detto il candidato di Europa Verde a Fanpage.it – mi ha già querelato per diffamazione. I militanti di FdI si sono giustificati dicendo che la signora poco prima si era avvicinata al loro banchetto. Hanno detto in loro difesa che al loro banchetto non disponevano di gel disinfettante, cosa che io non ho mai detto. Tra l'altro questa precisazione va anche a loro discapito, perché invece avrebbero dovuto avere il gel al loro tavolo. In ogni caso, quando ho chiesto loro spiegazioni mi hanno risposto dicendomi che si trattava di ‘libera concorrenza', riferendosi appunto al fatto che la signora aveva parlato precedentemente con loro. Io ho replicato dicendo che quel gesto era ‘libera delinquenza'".

"Intanto il banchetto della Lega accanto a me si è fatto un paio di risate, nessuno è intervenuto e nessuno ha preso le mie parti. Io sono stanco di questi abusi. Faccio già parte di movimenti Lgbt, di Arcigay. Si sta facendo una legge contro l'omofobia per un motivo. Mi sembra che la cosa però non riguardi tanto me. Da parte di Fratelli d'Italia Veneto non ho ricevuto nessun messaggio di solidarietà. Solo l'assessore regionale Elena Donazzan, anche lei candidata per Fratelli d'Italia, si è scusata telefonicamente".

Su ‘Il Giornale di Vicenza' è riportata la versione dei militanti di Fratelli d'Italia Mauro Nordera e Giovanni Bonato, che hanno negato il fatto: "Non è vero, non avevamo neanche lo spray". I due sostengono il candidato Vincenzo Forte, che afferisce alla corrente di Sergio Berlato, che nel partito ha una linea differente da quella di Elena Donazzan.

"Eravamo seduti al nostro gazebo – hanno spiegato – è passata una signora straniera e ci ha chiesto il volantino di Giorgia Meloni. Glielo abbiamo dato. Dopo aver superato il nostro banchetto la donna si è fermata dal candidato di Europa Verde. Ma noi non ci siamo mai spostati dalla nostra postazione".

Hanno ammesso però di essersi lamentati, per il fatto che Giraldo provasse a parlare con la signora: "Abbiamo protestato, dicendogli che non era giusto che dopo che si era fermata da noi la fermasse pure lui".

Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, segnalando l'episodio con una lettera inviata al Prefetto di Vicenza.

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