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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Elezione Presidente della Repubblica, Berlusconi dice che se Draghi va al Colle si va al voto subito

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ‘minaccia’ i suoi e sventola lo spauracchio di elezioni anticipate: se Draghi andasse al Quirinale Forza Italia lascerebbe la maggioranza.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader di Forza Silvio Berlusconi ha scoperto le carte da tempo, e il suo obiettivo è ormai chiaro a tutti: diventare il prossimo Presidente della Repubblica dopo la conclusione del settennato di Sergio Mattarella. Per raggiungere il suo scopo, ed essere eletto alla quarta votazione ottenendo la maggioranza assoluta dei voti, ovvero 505 su 1009, è disposto anche a sventolare lo spauracchio delle elezioni anticipate, come racconta oggi un retroscena del Corriere della Sera.

Al momento, lo ha dichiarato anche Ettore Rosato prima di Natale, Italia viva non è conteggiata nel pallottoliere di Arcore. Ma Berlusconi potrebbe avere in tasca almeno un centinaio di voti, oltre a quelli già assicurati del centrodestra. Ma per fare pressione sui suoi, e scongiurare il rischio di franchi tiratori, che magari potrebbero essere tentati dall'ipotesi Draghi al Qurinale, altro nome forte per il Colle, il Cavaliere sta facendo capire che se l'attuale premier lasciasse Palazzo Chigi Forza Italia uscirebbe dalla maggioranza, portando il Paese a elezioni anticipate, ben prima della naturale scadenza della legislatura nel 2023. Uno scenario che preoccupa non poco i parlamentari azzurri. Per il momento comunque non ci sarebbero altri nomi papabili per il centrodestra, e i nomi che era circolati nelle scorse settimane, quello dell'attuale presidente del Senato Elisabetta Casellati e quello dell'ex sindaca di Milano e attuale assessora alla Salute della Regione Lombardia Letizia Moratti sono stati smentite dalle dirette interessate.

Chi rema contro l'elezione di Berlusconi al Quirinale

Ma la strada di Silvio Berlusconi è tutt'altro che in discesa. Secondo il senatore dem Luigi Zanda "Oggi sia Forza Italia che il Pd sostengono il governo Draghi e bisogna rispettare questa circostanza politica. Ma se vogliamo realmente pacificare l'Italia dovremmo evitare di porre candidature che dividono non solo la politica, ma l'opinione pubblica. Oggettivamente, quella di Berlusconi divide, visto che sia Enrico Letta per il Pd che Giuseppe Conte per i 5 stelle hanno spiegato che i loro partiti non potrebbero votarlo", ha detto a la Stampa. "L'unità del Paese si costruisce attorno a candidature che non dividono".

La candidatura di Silvio Berlusconi è naturalmente osteggiata anche da Sinistra italiana: "Buoni propositi per il 2022? Introdurre un Salario Minimo di almeno 10euro l'ora. Portare in Parlamento Next Generation Tax, la nostra legge d'iniziativa popolare per una tassa sulle grandi ricchezze, e investire i miliardi di entrate previsti in scuola e università. Vincere i referendum per la cannabis e l'eutanasia legale. Non permettere l'elezione di Berlusconi al Quirinale", ha scritto in un post su Facebook il segretario nazionale di Si Nicola Fratoianni.

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