878 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Morto il malato di Parkinson accompagnato da Cappato in Svizzera: domani l’attivista si autodenuncerà

Il signor Romano, accompagnato da Marco Cappato in Svizzera per ricorrere al suicidio assistito, è morto oggi pomeriggio. Domani l’attivista si autodenuncerà a Milano.
A cura di Tommaso Coluzzi
878 CONDIVISIONI
Cappato a Milano per autodenunciarsi
Cappato a Milano per autodenunciarsi

Il signor Romano, affetto da due anni da Parkinson, è morto in una clinica in Svizzera, dove è stato accompagnato dal tesoriere dell'Associazione Coscioni, Marco Cappato. La notizia è arrivata nel pomeriggio, dopo che lo stesso attivista aveva raccontato la storia dell'uomo questa mattina, con un video della moglie che spiegava perché avessero deciso di ricorrere al suicidio assistito. La sentenza Cappato della Corte Costituzionale – unico precedente vista l'assenza ingiustificabile di una norma specifica – escludeva il signor Romano dalla casistica, poiché non era tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale. Era costretto a letto da anni, con fortissimi dolori muscolari e in una condizione irreversibile.

" – ha commentato Cappato – Sono passati 4 anni da quando la Corte Costituzionale la prima volta ha chiesto al Parlamento di intervenire. Ad agosto avevo ripreso l’azione di disobbedienza civile, accettando la richiesta di Elena Altamira di essere accompagnata in Svizzera, per superare la discriminazione contro i malati che, come Elena e Romano, non sono dipendenti da trattamenti sanitari. Ho deciso ora di accettare anche la richiesta di aiuto di Romano ed a evitare a lui un accanimento insensato e violento". Domani, come fatto in passato, Cappato andrà ad autodenunciarsi presso la stazione dei Carabinieri in via Fosse Ardeatine 4 a Milano alle ore 9.45.

"Mio papà ha appena confermato la scelta di morire. Io sono arrivata dalla California per essere qui con lui in questi giorni. In California, la scelta che ha fatto mio papà è legale e, nel caso di una malattia come la sua, avrebbe potuto scegliere di morire in casa, circondato dai suoi cari e dalla sua famiglia – ha raccontato la figlia dell'uomo – Noi abbiamo dovuto fare questo viaggio per venire in Svizzera perché lui potesse fare questa scelta e io spero che in Italia, presto, sia possibile per le persone poter fare questa scelta a casa propria e morire a casa propria, circondate dalle persone care".

878 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views