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Durata green pass e zone arancioni per non vaccinati, le ipotesi del governo per salvare il Natale

Sul tavolo del governo ci sono diverse ipotesi per contrastare la nuova ondata di contagi da Covid: riduzione della durata del green pass e zone arancioni e rosse solo per non vaccinati.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ridurre la durata del green pass e valutare restrizioni solo per non vaccinati. Sul tavolo del governo ci sono diverse soluzioni per evitare un nuovo Natale in lockdown, vista la rapida risalita dei casi e il progressivo riempimento degli ospedali. Diverse Regioni vedono la zona gialla all'orizzonte – in alcuni casi anche quella arancione – e premono per avere delle misure restrittive differenziate quando la situazione peggiorerà ulteriormente. Certo, l'Italia sta pagando un prezzo più basso – per ora – con la nuova ondata di contagi rispetto ad altri Paesi, ma l'esecutivo sta preparando comunque un nuovo pacchetto di misure che possa escludere da subito ulteriori chiusure. In ogni caso tutto dipenderà ancora una volta dai dati, ma anche dal progresso della campagna di vaccinazione, con la risposta della popolazione alla terza dose che sarà fondamentale.

Come può cambiare il green pass nelle prossime settimane

La prima riflessione da fare, che potrebbe portare ad una modifica già nei prossimi giorni, riguarda la durata del green pass. Il punto centrale di un'eventuale revisione è il fatto che è ormai chiaro che la protezione dal Covid con la doppia dose di vaccino dura intorno ai sei mesi, perciò bisogna rivedere la durata della certificazione verde. L'idea è tornare a nove mesi, tempistica prevista inizialmente e poi allungata a dodici. Anche se alcuni osservatori, come ad esempio la Fondazione Gimbe, chiedono di ridurla ulteriormente a sei. La terza dose, in questo senso, sarà fondamentale per rialzare velocemente il livello di protezione contro il virus in tutta la popolazione. Inoltre si pensa anche a una revisione della durata del green pass ottenuto con tampone: l'ipotesi sul tavolo è passare da 72 ore a 48 per il molecolare e da 48 ore a 24 per il rapido. L'obiettivo sarebbe intensificare i controlli per chi non si vaccina e soprattutto spingere ulteriormente verso l'immunizzazione chi ancora è indeciso.

Zona arancione e rossa solo per i non vaccinati

Un'altra ipotesi di cui tanto si sta discutendo in queste ore è quella di valutare delle restrizioni ad hoc per i non vaccinati. Se da un lato il modello Austria è da escludere, dall'altro prende sempre più piede la possibilità di imporre le misure restrittive – in caso di passaggio in zona rossa o zona arancione – solo per i vaccinati. La richiesta arriva dalle Regioni, che hanno ben chiara una priorità: non richiudere le attività economiche. Anche nel governo, però, si comincia a riflettere seriamente su questa ipotesi: "Lockdown per non vaccinati? Non è la strategia da attuare con i numeri odierni, può essere valutata in caso di passaggio in zona arancione", ha spiegato questa mattina il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio Cusano Campus. Insomma, se le Regioni dovessero tornare in zona arancione e zona rossa le restrizioni non varrebbero per i vaccinati, che potrebbero continuare a fare una vita "normale".

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