749 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Decreto sicurezza

Decreto sicurezza bis, il governo pone la fiducia sul provvedimento voluto da Salvini

Il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto sicurezza bis, blindando di fatto il provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il voto sulla fiducia si terrà il 24 luglio, mentre quello finale dovrebbe arrivare il giorno successivo. Ecco come è cambiato il dl durante la discussione in commissione alla Camera.
A cura di Stefano Rizzuti
749 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il governo blinda il decreto sicurezza bis, fortemente voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ponendo la questione di fiducia nell’Aula della Camera. Ad annunciarlo è il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 di domani, mercoledì 24 luglio, mentre la prima chiama è prevista alle 17.15, con voto sulla fiducia in serata. Il voto finale dovrebbe arrivare nella giornata di giovedì. La Camera ha invece respinto la richiesta del Pd di far tornare il decreto sicurezza bis in commissione Bilancio “in assenza di una relazione tecnica scritta della Ragioneria generale dello Stato” sulla parte relativa ai flussi di cassa per l’impiego dei soldi derivanti dalle multe alle navi confiscate.

Le novità del decreto sicurezza bis

Il dl sicurezza bis ha subito importanti modifiche durante la discussione in commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera: il testo è stato cambiato rispetto a quello inizialmente uscito dal Consiglio dei ministri. Il decreto è formato da 18 articoli ed è suddiviso in due parti, una sui migranti e una seconda riguardante l’ordine pubblico e le manifestazioni sportive.

La prima parte del testo, quella riguardante i migranti, prevede che il ministro dell’Interno possa limitare o vietare l’ingresso, il transito e la sosta di una nave nelle acque territoriali italiane, provvedimento da prendere di concorso con il ministro della Difesa e quello delle Infrastrutture. La discussione in commissione ha portato a un inasprimento delle sanzioni per le Ong: chi viola questo divieto può andare incontro a una multa che va dai 250mila euro a un milione. Si prevede, inoltre, la confisca per la navi che non rispettano il divieto già nel primo caso, senza dover aspettare – come inizialmente previsto – la reiterazione dell’infrazione.

Le navi confiscate andranno agli organi di polizia, alla capitaneria di porto e alla Marina militare. Il decreto prevede anche l’arresto in flagrante per il capitano della nave che non rispetta il divieto di entrare nelle acque territoriali e che non si ferma allo stop della autorità italiane come la Guardia costiera.

Per quanto riguarda l’ordine pubblico, sono state inserite norme a favore della polizia e dei vigili del fuoco, come l’aumento degli straordinari, lo stanziamento di risorse per il miglioramento del vestiario e l’aumento dei buoni pasto a sette ore. In tema di eventi sportivi, si prevede il Daspo (il divieto ad accedere a tali eventi) da 5 a 10 anni per i responsabili di violenze durante le partite che siano recidivi. Inoltre potranno essere affidati ai lavori socialmente utili già alla prima violazione.

749 CONDIVISIONI
58 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views