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Covid, secondo il ministro Garavaglia la pandemia sta finendo e in estate si eliminerà il Green Pass

Secondo il ministro leghista la situazione sta tornando sotto controllo e bisogna seguire l’esempio degli altri Paesi Ue, dove le regole Covid sono meno rigide.
A cura di Giacomo Andreoli
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La pandemia da Covid-19 sta arretrando e lo dimostrano i dati. Meno contagi e meno ricoveri in terapia intensiva. Il governo Draghi si sta muovendo da giorni verso un graduale ritorno a una sorta di normalità, con l'estensione del Green Pass a illimitato (per chi ha il booster o due dosi e guarigione), lo stop alle mascherine all'aperto, le restrizioni delle zone rosse solo per i non vaccinati e le quarantene ridotte per tutti. Ma mentre c'è chi, come il ministro Speranza, invita alla cautela, chiarendo che non si possono fare subito "passi troppo lunghi", qualcuno tra i suoi colleghi si spinge già oltre.

Ad esempio il titolare del dicastero del Turismo, il leghista Massimo Garavaglia. «Il Covid – spiega in un'intervista a Il Messaggero – è ai titoli di coda, la situazione sta tornando sotto controllo». Quindi il monito all'esecutivo e alla maggioranza: «Non vedo perché a giugno dovremmo ancora avere operativo il certificato verde». L'esponente del Carroccio è infatti convinto che l'Italia abbia regole troppo rigide rispetto agli altri Paesi europei e agli Usa, soprattutto per l'ingresso dei turisti. Oggi gli stranieri hanno infatti l'obbligo di tampone, con il possibile effetto di rendere le nostre città meno attrattive delle altre nel Vecchio Continente.

In Inghilterra entro fine mese non sarà più richiesto l'isolamento a chi è positivo. In Francia, dopo la fine dello smart working, il pass vaccinale approvato appena un mese fa potrebbe essere revocato tra marzo e aprile. In Svezia i tamponi gratis su larga scala sono stati sospesi e verranno fatti solo ai più fragili. Negli Stati Uniti, infine, lo Stato di New York ha abolito l'obbligo di mascherine al chiuso.

Corridoi turistici extra Ue verso la proroga

Il ministro Garavaglia auspica poi che i corridoi turistici Covid-free per le mete extra Ue vengano ampliati, garantendo certezze a chi vuole già prenotare una vacanza per l'estate. Al momento il ministro Speranza ha firmato un'ordinanza che li proroga fino al 30 giugno. Le mete selezionate sono: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto (limitatamente a Sharm El Sheikh e Marsa Alam), Cuba, Singapore, Turchia, Tailandia (limitatamente all'isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. In tutte queste mete i viaggiatori sono esenti dalla sorveglianza sanitaria e dall'isolamento fiduciario. Devono però mostrare un modulo con le informazioni relative agli spostamenti e alla permanenza nel Paese, oltre che sottoscrivere una polizza Covid.

Meno tasse per gli alberghi e intervento sulla Bolkestein

Dopo l'intervento economico del decreto Sostegni ter, che ha destinato al turismo 413 milioni di euro, il ministro ha poi annunciato che arriveranno misure (come la decontribuzione per sei mesi) per agenzie di viaggio, tour operator, bus turistici e alberghi. Per quest'ultimi potrebbe esserci anche uno sconto sull'Imu.

Infine capitolo Bolkestein. Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha limitato le proroghe delle concessioni balneari fino al dicembre 2023. Secondo Garavaglia il governo sta lavorando a una soluzione definitiva. «Chiaramente – annuncia – una famiglia con uno stabilimento balneare che vive solo di quello verrà difesa. Il tempo stringe. Per intervenire serve anche che le Regioni completino la mappatura di quello che è concessionato».

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