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Covid, il tasso di mortalità è triplicato per i No Vax tra i 60 e 79 anni

“Nella popolazione di 60-79 anni per non vaccinati il tasso di mortalità risulta quasi tre volte più alto rispetto ai vaccinati con booster”: lo afferma l’Iss nel suo ultimo report sull’efficacia dei vaccini anti Covid.
A cura di Annalisa Girardi
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Il tasso di mortalità da Covid è fino a tre volte più alto per una persona non vaccinata tra i 60 e i 79 anni, rispetto a chi ha già ricevuto il booster. E fino a tre volte e mezzo più elevata se confrontata con chi ha ricevuto anche la seconda dose booster da meno di 120 giorni. Lo mette nero su bianco l'Istituto Superiore di Sanità nel nuovo report sull'impatto della pandemia e sull'efficacia dei vaccini.

Per queste persone, i sessantenni e settantenni non vaccinati, è anche più alto il rischio di ospedalizzazione: di ben due volte rispetto ai vaccinati. Il rischio di finire in terapia intensiva se contratto il Covid, poi, è di tre volte più alto.

Il rischio di decesso o di ricovero in terapia intensiva è più elevatp per i non vaccinati

Insomma, ancora una volta l'Iss certifica l'efficacia dei vaccini nel contrastare il rischio di sviluppare la malattia in forma grave, il ricovero in terapia intensiva e infine il decesso. Per gli over 80 non vaccinati il pericolo del Covid è ancora più elevato. Per questa categoria di popolazione, si legge sempre nel report dell'Iss, il tasso di mortalità "risulta quasi sei volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose addizionale/booster, e rispettivamente undici volte e cinque volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e da oltre 120 giorni".

Per quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione, sempre parlando di over 80, "risulta quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con dose addizionale/booster, e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e tre volte più alto rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da oltre 120 giorni".

L'incidenza del Covid diminuisce sotto i 59 anni

Per quanto riguarda l'incidenza settimanale dei casi Covid, l'Iss comunica che questa sia in diminuzione sotto i 59 anni, mentre risulti pressoché stabile per le altre fasce di età. Il report fa anche il punto su quali siano le fasce anagrafiche in cui si stanno concentrando in questo momento i contagi: "Il tasso di incidenza più elevato si registra nella fascia di età 50-59 anni (491 casi per 100.000), mentre nella fascia 0-9 anni si registra il valore più basso, pari a 114 casi per 100.000".

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