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Covid, aumentano i nuovi focolai e si abbassa l’età mediana. Iss: “Situazione in peggioramento”

La Cabina di Regia del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità ha analizzato i dati sull’epidemia di coronavirus nel Paese relativi al periodo tra il 17 e il 23 agosto 2020. I numeri hanno allertato gli esperti, visto l’aumento dei nuovi focolai e l’abbassamento dell’età mediana della popolazione infetta. “Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione”, si legge nel report.
A cura di Annalisa Girardi
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Foto di repertorio
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Nel nuovo report settimanale della Cabina di Regia del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità sono stati analizzati i dati sull'epidemia di coronavirus nel Paese relativi al periodo tra il 17 e il 23 agosto 2020. Numeri che hanno allertato gli esperti, visto l'aumento dei nuovi focolai e l'abbassamento dell'età mediana della popolazione infetta. Visti i tempi che intercorrono tra l'esposizione al virus e lo sviluppo di sintomi e la successiva diagnosi, si legge nel documento, i casi riportati nel monitoraggio probabilmente riguardano pazienti che hanno contratto l'infezione nella prima metà di agosto. Vediamo che cosa è emerso.

Nuovi casi in aumento da un mese

Per prima cosa si conferma un aumento dei nuovi casi per la quarta settimana consecutiva, per livelli simili a quelli osservati all'inizio di giugno. "La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio) tuttavia si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione" si legge nel documento. Un altro dato importante che si sta manifestando tanto in Italia, quanto in Europa e nel resto del mondo, riguarda l'età della popolazione che contrae l'infezione. "L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 29 anni, confermando un trend in diminuzione. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità", afferma la Cabina di Regia.

L'indice di trasmissione nazionale Rt

Non solo: si riscontra anche "un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici". L'indice di trasmissione nazionale Rt, calcolato sui casi sintomatici dal 6 al 19 agosto è pari a 0,75: "Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stata una lieve diminuzione del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese". Tuttavia, prosegue il documento, "bisogna interpretare con cautela l’indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell’epidemia" in quanto l'Rt potrebbe "sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale".

"In alcune parti del Paese circolazione rilevante"

Anche questa settimana i nuovi casi hanno riguardato tutte le Regioni e Province Autonome: in 16 tra queste è stato riscontrato un aumento di contagi rispetto alla settimana precedente. Il report sottolinea come queste crescite non possono essere unicamente attribuite ai casi di importazione dell'estero. Quindi si avverte: "Sebbene il numero di nuovi casi in molte Regioni rimanga contenuto, in altre realtà continuano ad essere segnalati un numero elevato di nuovi casi e si osserva un diffuso trend in aumento. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante". Ad ogni modo, nessuna Regione ha denunciato un sovraccarico per quanto riguarda il servizio sanitario.

Crescono i focolai attivi

I focolai attivi nella settimana di monitoraggio presa in esame sono complessivamente 1.374: tra questi 490 sono nuovi. Entrambi questi numeri risultano in aumento per la quarta settimana di fila. "I servizi territoriali sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus ma, qualora dovesse persistere l’attuale trend di incidenza in aumento, le capacità di risposta di questi servizi potrebbero essere messe a dura prova", prosegue il documento. Che mette poi in chiaro: "In seguito alla riduzione nel numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 grazie alle misure di lock-down, l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento". È quindi "necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione". E ancora: "Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico".

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