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“Contributi alle imprese entro la fine di giugno”: la promessa di Gualtieri

Il ministro Roberto Gualtieri annuncia un decreto semplificazione per sburocratizzare il Paese e sostenere le imprese e spiega che la ricetta del governo per uscire dalla crisi non è “statalizzare l’economia ma servono interventi che siano al tempo stesso di protezione e di stimolo del nostro sistema produttivo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo non vuole statalizzare l'economia per uscire dalla crisi generata dalla pandemia di coronavirus. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri annuncia un decreto semplificazione per sburocratizzare il Paese e sostenere le imprese. Alcune misure arriveranno già del dl Rilancio, su cui la maggioranza sta ancora discutendo in queste ore, ma altri interventi saranno in un decreto ad hoc. Il ministro dem lo dice in un'intervista al Messaggero: "Nessuna mano invisibile potrà mai porre riparo da sola a una crisi globale di questa portata. Lo Stato ha il dovere di intervenire a difesa e in sostegno dei lavoratori e delle imprese. Nessuno vuole statalizzare l'economia ma servono interventi che siano al tempo stesso di protezione e di stimolo del nostro sistema produttivo". 

"Si stanno mettendo a punto misure ad ampio spettro in vari settori, a partire dall'edilizia e dagli appalti. Dopo il sostegno e l'iniezione di liquidità, deve arrivare anche l'alleggerimento delle procedure e degli oneri per lavorare e produrre, eliminando nei settori regolati anche dalle norme europee quel sovrappiù non necessario che ha appesantito tutto il sistema".

"Si sta pensando anche a misure urgenti di liberalizzazione e semplificazione di tutte le procedure amministrative che interessano cittadini e imprese nei campi più svariati, mettendo al primo posto la fiducia nei cittadini e in quello che dichiarano. Alcune di queste misure – ha spiegato – saranno già anticipate nel decreto Rilancio, mentre il grosso confluirà in un organico decreto semplificazione"

Poi spiega che la nuova indennità Inps per autonomi e stagionali "sarà erogata in automatico in pochissimi giorni agli oltre 3,7 milioni di persone che l'hanno già percepita senza bisogno di nuova richiesta, e contiamo che il contributo a fondo perduto, a cui provvederà l'Agenzia delle entrate, arrivi alle imprese entro i primi di giugno".

Oltre ai 10 miliardi di contributi a fondo perduto e sgravi per le piccole aziende, "garantiremo un supporto nella forma di equity o di strumenti ibridi di capitale alle imprese medio-grandi in difficoltà", attraverso un patrimonio destinato di 50 miliardi conferito alla Cdp. Gualtieri promette inoltre aiuti consistenti anche alla ripatrimonializzazione delle Pmi.

"Siamo impegnati in un dialogo costruttivo" con Confindustria, ha spiegato Gualtieri, "è stato frustrante constatare che una parte delle risorse stanziate tempestivamente il 17 marzo, con il dl Cura Italia, si sia impantanata nei meandri della burocrazia" ha aggiunto in riferimento alla Cig in deroga.

"Con il premier Conte abbiamo chiesto all'Inps e al ministero del Lavoro di predisporre misure di semplificazione", ha riferito il ministro. Sui prestiti garantiti dallo Stato alle imprese, "i dati sono in netto miglioramento ma non ancora soddisfacenti", ha ammesso Gualtieri. "Siamo a quasi 130.000 prestiti per i quali è stata richiesta la garanzia del Mediocredito Centrale per oltre 6,8 miliardi, mentre per la garanzia Sace sono circa 250 le istruttorie aperte dalle banche per un valore di circa 18 miliardi", ha aggiunto il ministro, definendo "ingiustificabili" i ritardi di alcune filiali.

Sul Mes su cui l'Eurogruppo ha raggiunto un accordo venerdì, Gualtieri ha ribadito che il governo valuterà l'opportunità di un suo utilizzo, pari a 37 miliardi da impiegare nella Sanità e "sarà naturalmente coinvolto il Parlamento". Quanto al Recovery Fund, "siamo impegnati perché sia operativo già nella seconda metà del 2020 e abbia dimensioni" significative.

A proposito della sentenza della Corte costituzionale tedesca sulla Bce ha detto: "L'azione della Bce proseguirà con immutata efficacia". Sui Btp, "stiamo lavorando su un nuovo prodotto per il retail che avrà caratteristiche diverse dal Btp Italia, ma che analogamente andrà a finanziarie le spese per fronteggiare la crisi Covid e rilanciare l'economia". 

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