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Covid 19

Conte all’Onu: “L’Italia metterà la ricerca sul vaccino anti Covid a disposizione di tutti i popoli”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con un videomessaggio è intervenuto alla 75ma Assemblea generale delle Nazioni Unite: “Mi rende orgoglioso in particolare poter dire anche che il nostro contributo e la nostra ricerca saranno patrimonio collettivo: il vaccino verrà messo a disposizione di tutti i popoli”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La pandemia ha sconvolto le nostre esistenze e le nostre abitudini consolidate, ha soffocato l'economia mondiale costringendoci a interrompere le relazioni sociali e a limitare le nostre libertà. Questa tragedia ci ha cambiati, ma si consegna anche l'opportunità di un nuovo inizio, che sta a noi cogliere". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo, nel suo videomessaggio alla 75ma Assemblea generale delle Nazioni Unite. L'Italia ha superato "con determinazione" la fase più acuta dell'emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, diventando simbolo di uno "sforzo collettivo ed umano" e riportando l'esperienza acquisita sul campo a beneficio della comunità internazionale.

Conte ha sottolineato come il nostro Paese abbia saputo "far tesoro dell'esperienza acquisita in prima linea nelle corsie degli ospedali, nei laboratori di ricerca", impegnandosi a condividere questa conoscenza con le Nazioni Unite, in un "sistema multilaterale rinvigorito".

"In vista di un ritorno alla normalità – ha aggiunto Conte – dobbiamo desiderare di più, immaginare un mondo diverso, perché la realtà di prima non era la migliore. La lezione di vita che la pandemia ha scritto sulle nostre agende è: essere migliori".

"La salute è un bene comune, inalienabile, garantito ad ogni uomo e ogni donna del pianeta: questo è l'insegnamento che questa esperienza ci lascia. Oggi sono orgoglioso non solo che l'Italia, con i suoi scienziati, ricercatori e le sue aziende, sia protagonista in alcuni dei progetti più avanzati per la ricerca del vaccino. Mi rende orgoglioso in particolare poter dire anche che il nostro contributo e la nostra ricerca saranno patrimonio collettivo: il vaccino verrà messo a disposizione di tutti i popoli. Non possiamo permetterci di guardare al futuro del Pianeta e dei nostri figli con egoismo, ignorando il fatto che la tutela della salute rischia, in diverse, troppe parti del mondo, di essere un lusso".

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