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Colori Regioni, verso nuovi parametri. Speranza: “Deve pesare di più il tasso di ospedalizzazione”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, dice che presto potrebbero cambiare i parametri che fanno scattare i cambiamenti di colore delle Regioni e le chiusure: “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”, ha detto.
A cura di Annalisa Girardi
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"In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori": lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, affermando che presto potrebbero cambiare i parametri che fanno scattare i cambiamenti di colore delle Regioni e le chiusure. All'inizio dell'anno, quando non avevamo così tante persone vaccinate contro il coronavirus come oggi, le misure restrittive entravano in vigore all'aumentare dei contagi: si guardava, insomma, all'incidenza, ma oggi avrebbe più senso concentrarsi sul tasso di popolazione vaccinata e sul numero di persone positive ricoverate negli ospedali e nelle terapie intensive.

Anche se negli ultimi giorni, infatti, con la diffusione della variante Delta stanno aumentando i nuovi casi giornalieri nel nostro Paese, si tratta per lo più di persone giovani che non presentano i sintomi o che comunque non sviluppano la malattia in forma grave. Secondo il ministero, che si prepara comunque alla possibilità di introdurre presto nuove misure per contrastare l'aumento dei contagi, questo un fattore da tenere in considerazione.

Ad ogni modo, è possibile che alcune Regioni tornino presto in zona gialla: osservate speciali al momento sono Campania, Sicilia. Marche e Abruzzo, ma anche nel Lazio sono scoppiati dei focolai che destrano preoccupazione. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, appena ieri aveva affermato: "Cambierei i parametri e darei un peso maggiore alle ospedalizzazioni e alle vaccinazioni". Precisando: "Non abbiamo ancora un numero di persone vaccinate tali da dire che non aumenteranno i ricoveri. Aumenteranno sicuramente".

Per ricapitolare, secondo gli esperti i casi aumenteranno ancora ed è possibile che entro la fine del mese arrivino a quota 10 mila. Allo stesso tempo però, visto che comunque buona parte della popolazione ha ricevuto il vaccino, è altrettanto plausibile che non si registrino i ricoveri di qualche mese fa: "Quindi i parametri vanno cambiati. Dovremo aumentare l’importanza del tasso di riempimento degli ospedali", ha aggiunto Sileri.

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