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Ci sono sempre più profughi al mondo: nel 2021 erano 90 milioni, l’anno scorso oltre 10 milioni in più

I dati sono quelli dell’Agenzia Onu per i rifugiati. Se nel 2021 si calcolano circa 90 milioni di profughi in tutto il mondo, dopo pochi mesi, a metà 2022, se ne contavano già 103 milioni.
A cura di Annalisa Girardi
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Nel 2021 i profughi al mondo sfioravano i 90 milioni, a metà dell'anno scorso sono diventati circa 103 milioni. Un numero che continua ad aumentare e che è arrivato a triplicarsi, rispetto a dieci anni fa. Ad elaborare i dati di Unhcr, l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati, è Openpolis: ala fine del 2021 a livello globale c'erano 89,3 milioni di profughi, di cui il 41% minori. Di tutte queste persone la stragrande maggioranza è rappresentata da sfollati interni, cioè da persone costrette a lasciare la propria casa ma che restano all'interno dei confini del loro Paese.

Si tratta di circa 53 milioni di persone in tutto il pianeta. Persone che sono dovute fuggire a causa di conflitti armati e violenze, ma anche una crisi climatica che ha conseguenze devastanti soprattutto nei Paesi più vulnerabili. Anche se i migranti climatici non sono riconosciuti a livello legale, il climate change da solo crea più sfollati ogni anno delle guerre.

Gli sfollati interni sono passati ad essere, negli ultimi dieci anni, da 17,7 milioni ben 51,3 milioni. Si tratta di una crescita di circa il 230%. Sono aumentati anche i rifugiati, cioè coloro ai quali viene riconosciuta la protezione internazionale: nel 2011 erano 10 milioni e mezzo, nel 2021 sono diventati 21,1 milioni.

I quasi 90 milioni di profughi registrati alla fine del 2021 provengono per la maggior parte da Paesi a basso redditoIn primis dalla Siria, ma anche da Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan e Myanmar. L'anno scorso, in seguito all'aggressione da parte della Russia, ai Paesi da cui proviene la maggior parte di profughi e sfollati si è chiaramente aggiunta l'Ucraina. Le Nazioni Unite calcolano che circa 5,4 milioni di persone siano state costrette ad abbandonare la propria casa in Ucraina.

I profughi continuano ad aumentare. Secondo le prime stime di Unhcr, a metà del 2022 questi erano già arrivati a 103 milioni, oltre dieci milioni in più rispetto a pochi mesi prima. La maggior parte sono sfollati interni, ma quelli che riescono a uscire dai confini nazionali vengono comunque accolti dai Paesi più poveri, non dal Nord del mondo.

Si tratta quasi sempre di Paesi limitrofi. In Turchia, sempre secondo gli ultimi calcoli della Nazioni Unite, a metà dell'anno scorso c'erano 3,7 milioni di profughi, in Colombia 2,5 milioni. Un altro milione e mezzo si trovava in Pakistan, la stessa cifra è stata registrata in Uganda. Tra i Paesi ricchi, spicca la Germania: 2,2 milioni di profughi nel suo territorio nazionale.

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