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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Chi è Sabino Cassese, il possibile candidato a sorpresa a Presidente della Repubblica

Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale, potrebbe essere il candidato a sorpresa per l’elezione del Presidente della Repubblica di cui si parla nelle ultime ore. Ma non è la prima volta che il suo nome viene accostato al Quirinale.
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A cura di Ida Artiaco
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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Al termine della terza giornata di votazioni per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica, terminato con l'ennesima fumata nera, ha cominciato a farsi strada il nome di Sabino Cassese. Come ha riportato Il Foglio, il segretario della Lega Matteo Salvini si sarebbe recato questo pomeriggio nella casa romana del professor Cassese ai Parioli. L’incontro però è stato subito smentito da fonti del Carroccio. Tuttavia, l'indiscrezione ha cominciato a circolare sui media e sui social network. Cassese potrebbe davvero prendere il posto di Sergio Mattarella al Quirinale? È ancora presto per saperlo, ma vediamo di chi si tratta.

Cassese, giurista ed editorialista

Nato ad Atripalda il 20 ottobre 1935, Cassese è un giurista e accademico italiano nonché giudice emerito della Corte costituzionale. Si è laureato con lode all'Università di Pisa e si è diplomato presso la Scuola Normale Superiore – Collegio giuridico, con pieni voti nel 1956. È stato ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi, nel 1994, è attualmente editorialista del Foglio e del Corriere della Sera. Molti lo ricorderanno per aver paragonato a luglio 2020, in un editoriale sul Corriere e poi in un’intervista al Riformista, l’allora premier Giuseppe Conte, oggi a capo del Movimento 5 Stelle, all’autocrate ungherese Viktor Orbán commentando il primo rinnovo dello stato d’emergenza per il Covid.

Quando paragonò Conte a Orbán

"La dichiarazione dello stato di emergenza e i successivi decreti legge hanno consentito in Italia a una persona sola, con dpcm, di chiuderci in casa, vietarci di andare al lavoro, non visitare parenti, e così via", aveva detto riferendosi alle decisioni assunte dall'allora premier all'inizio della pandemia di Covid-19. Proprio l’uso dei decreti del presidente del Consiglio da parte di Conte è stato per l’altro grande tabù del giurista: non si contano le interviste in cui li ha definiti "un abuso", una pratica vicina "all'usurpazione dei poteri" del Parlamento. "Non è fisiologico – scriveva ancora sul quotidiano milanese – governare con mezzi eccezionali. Questi possono produrre conseguenze negative […] per l’equilibrio dei poteri, mettendo tra le quinte (ancor più di quanto non accada già oggi) il Parlamento e oscurando il presidente della Repubblica e la Corte costituzionale".

Il suo nome tirato in ballo per il Quirinale già nel 2013

Non è la prima volta che il nome di Cassese viene tirato in ballo in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica. Già nel 2013 si fece il suo nome quale possibile candidato del PD al Quirinale.

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