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Catello Vitiello, il “massone in sonno” espulso dal M5s passa a Italia viva

Catello Vitiello, il “massone in sonno” espulso dal Movimento Cinque Stelle, è passato a Italia viva: “Mi sono riconosciuto nei valori liberali e riformisti che Matteo Renzi ha voluto mettere in campo, in un progetto nuovo nel quale sono l’ultimo arrivato. Ecco perché sono io il nuovo di Italia viva”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nuove forze per Italia viva: Catello Vitiello è passato nel partito di Matteo Renzi. L'avvocato di Castellammare di Stabia (Napoli), candidato nel collegio uninominale Campania 1-12 per il Movimento 5 Stelle, ne era stato espulso in piena campagna elettorale quando si scoprì che era un "massone in sonno", espressione che nel linguaggio massonico è utilizzata per descrivere chi non vuole più partecipare ai lavori. Durante questa fase il massone perde i suoi diritti all'interno della loggia, ma mantiene la sua qualità di iniziato e può quindi richiedere in seguito di essere riammesso. Vitiello è stato poi eletto alla Camera e si è iscritto al gruppo misto.

"In Italia viva di nuovo c'è il progetto e, soprattutto, ci sono io", dice Vitiello, partecipando all'iniziativa organizzata dalla nuova formazione politica al Cinema Metropolitan di Napoli, alla quale era presente anche Maria Elena Boschi.

Il M5S "aveva valori che condividevo nella misura in cui si ponevano come nuovo. Non ero un politico di professione e pensavo di poter trovare lì una mia dimensione, ma il Movimento apartitico è poi diventato più partito degli altri partiti. Oggi sono consapevole che mi sarei sbagliato se avessi continuato la mia esperienza con loro".

Vitiello specifica di non essersi "mai iscritto al gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle" dopo la sua elezione: "Sono stato candidato con loro, ma dopo una settimana di campagna elettorale ero già fuori dal partito". Non si tratta quindi di "un'opera di trasformismo" ma, sottolinea, "ho fatto una scelta per il mio futuro e per il territorio che vivo: ero nel gruppo misto dove si lavora da soli e non è una cosa semplicissima, avevo bisogno di una squadra". Non vuole insomma essere paragonato a Razzi o a Scilipoti. "Mi sono riconosciuto nei valori liberali e riformisti che Matteo Renzi ha voluto mettere in campo – racconta – in un progetto nuovo nel quale sono l'ultimo arrivato. Ecco perché sono io il nuovo di Italia viva". 

L'annuncio Vitiello lo aveva già fatto lo scorso 20 ottobre, quando in un post su Facebook aveva scritto: "La mia decisione di aderire al gruppo parlamentare di Italia viva affonda le sue radici nella volontà di portare il territorio che rappresento al centro del dibattito parlamentare". E ancora: "I miei valori liberali, ispirati a un europeismo moderno che esalti le nostre risorse, umane e territoriali, rappresentano la ragione che mi ha indotto ad accettare la proposta di Matteo Renzi".

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