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Campania, la giunta regionale aggiunge due posti a tavola

Stefano Caldoro e la sua maggioranza hanno approvato una modifica dello statuto che porterà la giunta regionale a 14 assessori in luogo dei 12 attuali.
A cura di Alfonso Biondi
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Caldoro

In Campania succede anche questo, di vedere politici che lavorano in pieno agosto. Bravi, così si fa! Sicuramente lo faranno per dare un segnale ai cittadini in difficoltà, certamente staranno lavorando per qualcosa di importante, forse l'emergenza rifiuti che sta ancora tormentando Napoli. E invece no. Il frenetico lavoro in Regione del governatore Stefano Caldoro e della sua maggioranza ha infatti un obiettivo diverso: quello di allargare la giunta regionale dai 12 assessori attuali a 14. In pratica due poltrone in più per altrettanti nuovi assessori e, ovviamente, altre spese per la politica: collaboratori, auto blu, uffici e via di questo passo. La legge è passata ieri notte nonostante l'opposizione abbia cercato di fare ostruzionismo presentando qualcosa come 600 emendamenti. Ma non è servito a nulla.

Trattandosi di una riforma dello statuto regionale, affinché il provvedimento entri in vigore, sarà necessario che torni in aula per una seconda lettura. Il passaggio più delicato è stato però quello di ieri e, se le cose andranno come devono, l'allargamento potrebbe esserci per fine anno. L'unico contentino che è riuscito a portare a casa il Pd è stata la cancellazione dell'istituzione di due sottosegretari.

Ma perché  la maggioranza ha deciso di rimpinguare il contingente di assessori? Le ragioni risiederebbero nelle frizioni tra le diverse "correnti" del Pdl campano: mettere sul piatto della bilancia due poltrone potrebbe infatti rasserenare un clima interno non proprio dei più idilliaci. E, anche se la decisione soprattutto di questi tempi risulta un po' impopolare, gli azzurri hanno comunque preferito insistere. Temerari, viste le polemiche che già stanno riguardando i loro colleghi di Montecitorio.

Per la cronaca il consigliere del Pdl Luigi Schifone ha assicurato che tra la prima e la seconda lettura il Pdl presenterà una proposta di legge per ridurre gli sprechi della politica regionale. A futura memoria. Non sono ovviamente mancate le proteste delle opposizioni che, in una nota congiunta, hanno sottolineato come  il provvedimento segni un profondo distacco tra la la gente e la politica; il consigliere Antonio Amato (Pd) ha poi annunciato la mobilitazione per un referendum regionale sulla legge.

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