148 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Contrordine alla Camera: dopo le polemiche, ferie ridotte di una settimana

Le vacanze dei parlamentari sarebbero dovute durare oltre 40 giorni, ma la Casta ha deciso rinuncia a una settimana. Alla Camera rientro il 6 settembre, il giorno dopo il Senato. E Fini si dice pronto a convocare anche a Ferragosto. Niente pellegrinaggio in Terra Santa, dunque.
A cura di Biagio Chiariello
148 CONDIVISIONI
Camera, informativa del Governo su crisi economica

Dunque, tutti in vacanza per oltre un mese. No, aspettate un momento. Ripensandoci bene, forse è meglio anticipare il rientro a casa di una settimana.

E' questa il sunto della decisione presa dalla Conferenza dei capigruppo riunita dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, in merito alla ripresa dei lavori parlamentari. Troppe erano state le polemiche a seguito della scelta di chiudere Montecitorio per quaranta giorni, in un momento in cui crisi e agitazioni borsistiche fanno pensare tutt'altro che al mare (o alla montagna, a secondo dei casi). L'Aula riaprirà i battenti con sette giorni d'anticipo: le commissioni torneranno a riunirsi da lunedì 29 agosto, la Camera da lunedì 6 settembre, il giorno dopo toccherà invece al Senato. E addirittura Fini si è detto "pronto a una convocazione ad horas della Camera in qualsiasi momento, anche a Ferragosto", nel caso in cui il governo dovesse approvare misure urgenti.

"Quando si commette un errore, è sempre meglio tornare sui propri passi che perseverare", è stato il commento dello stesso Presidente della Camera, riferito dal suo portavoce. La riunione era stata convocata su richiesta di Dario Franceschini, capogruppo del Pd, dopo le proteste scaturite dalla decisione di riprendere i lavori parlamentari il 12 settembre. Era stato addirittura il Codacons ad intervenire, rivolgendo il proprio appello nientedimeno che al Santo Padre. “Chiediamo al Pontefice – aveva detto il presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – di fare un moral suasion sui politici italiani affinché, se proprio sentono il bisogno di fare un pellegrinaggio, lo facciano a San Pietro senza recarsi in Terra Santa”.

Chissà come l'avrà presa il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che ieri aveva sottolineato come la scelta di riaprire Montecitorio la seconda settimana di settembre fosse legata da una "valutazione seria", considerato che la prima settimana del mese "circa un centinaio di parlamentari", come consuetudine sono impegnati per l'appunto in un pellegrinaggio in Terra Santa. "Per rispetto verso di loro abbiamo dunque ritenuto di iniziare le sedute dell'Aula la settimana successiva".

Ad ogni modo, dopo il discorso di Silvio Berlusconi e il successivo dibattito, la Camera è ufficialmente in vacanza.

148 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views