Guerra a Gaza, sospese le trattative tra Hamas e Israele per la tregua e la liberazione ostaggi
Secondo quanto riporta Haaretz, le trattative indirette tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi sono "a una vicolo cieco e non ci sono progressi".
Secondo fonti coinvolte nei colloqui citate anche dalla tv israeliana Kan 11, i mediatori di Egitto e Qatar avrebbero verificato che le posizioni dell'organizzazione palestinese e del governo di Tel Aviv non consentono di raggiungere un accordo.
Hamas vorrebbe come condizione principale la cessazione della guerra in cambio della liberazione degli ostaggi, ma è proprio sulla definizione di "fine della guerra" che non si arriva ad una ccordo, così come sulla richiesta israeliana di potere di veto sui nomi dei terroristi che Hamas chiederà che vengano rilasciati.
Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz dovrebbero comunque parlare questa sera alle 20:30 (le 19:30 in Italia) in una conferenza stampa. Lo ha riferito il sito Axios secondo cui "Gantz darà un ultimatum al premier Netanyahu sulla strategia della guerra".
Intanto per domani, 19 maggio, è atteso in Israele il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, che oggi è in Arabia Saudita per un colloquio con l’erede al trono Mohammed bin Salman.
Sul fronte del conflitto, l'Idf ha colpito oltre una settantina di obiettivi nella Striscia di Gaza, mentre le forze di terra operano a Rafah, Jabaliya e nel corridoio Netzarim. Inoltre jet da combattimento israeliani hanno colpito un lanciatore di razzi ed edifici utilizzati da Hezbollah nel sud del Libano, nelle città di Kounine e Khiam, durante la notte, fa sapere l'esercito.
E sarebbero almeno 650mila persone sarebbero fuggite da Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, dopo l'intensificarsi dell'azione militare israeliana. A riferirlo con un post sul suo profilo X è Louise Wateridge, addetta stampa dell'Unrwa (l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente), postando alcune foto del fotogiornalista Ashraf Amra che mostrano l'entità dello sfollamento. "Rifugi improvvisati ammassati lungo la spiaggia e fino al litorale, mentre le famiglie disperate cercano di trovare spazio per sopravvivere", scrive Wateridge nel tweet.