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Bologna, Salvini si difende dopo video al citofono: “Problema non sono tunisini, ma delinquenti”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si difende dalle accuse dopo il video in diretta su Facebook in cui citofona a una famiglia tunisina chiedendo se spacciano: “Il problema non sono i tunisini o i nigeriani, ma i delinquenti. In galera ci sono 200 tunisini che sono delinquenti, poi ci sono tantissimi tunisini che lavorano onestamente”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, risponde agli attacchi subiti dopo il video, in diretta su Facebook, nel quale citofonava a una famiglia di origine tunisina, che vive nella periferia di Bologna, per chiedergli se fossero spacciatori. “Il problema non sono i tunisini o i nigeriani, ma i delinquenti. In galera ci sono 200 tunisini che sono delinquenti, poi ci sono tantissimi tunisini che lavorano onestamente”, afferma il segretario del Carroccio difendendosi anche dalle accuse di razzismo. “Ho avuto l’onore di incontrare una madre coraggiosa che si batte con una motivazione in più, perché ha perso un figlio di overdose – racconta Salvini su Facebook – e su di lei la politica si divide, qualcuno arriva a fare polemica su di lei, ma noi siamo andati a disturbare la piazza dello spaccio”.

Salvini spiega meglio il concetto espresso sui tunisini: “In galera in questo momento ci sono più di duemila tunisini, quelli sono duemila delinquenti tunisini. In questo momento nelle fabbriche, nei negozi italiani ci sono altre migliaia di tunisini che stanno lavorando, quelli sono cittadini per bene”. Il problema, per il leader leghista, è quello della droga: “La droga uccide, la droga fa male, la droga dovrebbe unire e non mi interessa se gli spacciatori sono italiani, tunisini, gli spacciatori vanno messi in galera. L'Italia è piena di immigrati per bene. Lo dico a qualche politico di sinistra e a qualche Ong di sinistra che in Tunisia fa i soldi grazie all'immigrazione, grazie al traffico di esseri umani. Il problema non sono i tunisini, gli italiani, i milanesi, gli americani, i nigeriani, il problema sono i delinquenti e non si distinguono per il colore della pelle, per etnia, per razza”.

Il leader della Lega parla nuovamente della donna che gli ha indicato, ieri, la casa della famiglia a cui ha poi citofonato: “Io al Pilastro ci tornerò, oggi è stata danneggiata la macchina del marito di quella donna che ha perso un figlio per droga. Tornerò a difenderla”. Poi Salvini risponde anche a Fabio Volo: “A Fabio Volo dico che io i camorristi li ho messi in galera. Mentre Fabietto Volo scriveva e Fedez cantava io confiscavo i beni ai mafiosi”.

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