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Bollette, cosa c’è nel dl Sostegni approvato dal Cdm per contrastare i rincari

Il Consiglio dei ministri ha Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che contiene le norme per intervenire contro i rincari delle bollette e le misure di sostegno ai comparti più colpiti dalla crisi a causa del Covid.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto Sostegni. All'interno della bozza presa in esame ci sono 29 articoli che toccano diversi settori, dalle imprese al caro-bollette. Nel provvedimento anche le misure di sostegno ai comparti più colpiti dalla crisi a causa del Covid.

Dal primo febbraio al 31 dicembre 2022 arriva un "meccanismo di compensazione" sul prezzo dell'energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili in modo da alleggerire in parte gli oneri di sistema sulle bollette, si legge nel testo del dl. In pratica il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) calcolerà la differenza tra i prezzi attuali e i prezzi medi dell'energia prodotta fino al 2020 dagli impianti solari, idroelettrici, geotermici ed eolici incentivati con vecchi sistemi. I produttori dovranno versare al GSE la differenza su questi profitti extra, oppure la incasseranno qualora la differenza fosse negativa.

Inoltre, sono stati annullati gli oneri di sistema per il primo trimestre dell'anno per le imprese con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw. Una misura questa pari a 1,2 miliardi di euro. "Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico – si legge nella bozza del provvedimento -, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) provvede ad annullare, per il primo trimestre 2022, con decorrenza dal primo gennaio 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico".

Viene poi riconosciuto alle imprese energivore, circa 3800 imprese, "che hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30%" rispetto allo stesso periodo 2019 "un credito di imposta, pari al 20% delle spese sostenute" per l'energia.

Per la prima volta poi è stato inserito il taglio ai sussidi alle fonti fossili. La misura di riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad) – secondo quanto si apprende da fonti qualificate – vale oltre 105 milioni di euro a partire dal 2022; le risorse saranno destinate al finanziamento delle misure di contenimento dei costi delle bollette dell'energia elettrica. Sul punto – che nella bozza del decreto entrato in Cdm era stato lasciato in bianco – ci sarebbe stata una forte presa di posizione del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

I ministri della Lega, Giorgetti, Stefani e Garavaglia si sono detti "molto soddisfatti". "Buone notizie dal Cdm. L'appello della Lega di intervenire immediatamente per fronteggiare la drammatica emergenza del caro bollette e aiutare imprese e famiglie comincia a dare i suoi primi frutti. Quasi due miliardi di aiuti tra annullamento degli oneri di sistema per le bollette del primo trimestre del 2022 e contributo del 20% delle spese sostenute per l'energia acquistata e utilizzata nel primo trimestre 2022. Ora però è necessario prendere in seria considerazione uno scostamento di bilancio per scongiurare la chiusura di molte aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro", hanno commentato i capigruppo Lega di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

Per contrastare il caro-bollette "abbiamo appena approvato 4 misure significative, che si aggiungono a quelle già contenute nell'ultima legge di Bilancio. È un passo ulteriore, molto importante, nella direzione di interventi sempre più strutturali e di sistema", ha detto la viceministra all'Economia e le Finanze, Laura Castelli, al termine del Consiglio dei ministri.

"Grazie a questo decreto legge, che recepisce molte delle proposte che abbiamo avanzato come Movimento cinque stelle, usiamo gli extra profitti delle aste delle emissioni di CO2, del primo trimestre, per ristorare le imprese che hanno subito rincari; annulliamo gli oneri di sistema per il primo trimestre a chi ha una potenza superiore a 16,5 kw; riconosciamo un credito d'imposta del 20 per cento alle aziende che hanno subito un incremento dei costi del 30 per cento e, infine, recuperiamo, come contributo di solidarietà dei gestori, l'extra-gettito dei vecchi sistemi di fotovoltaico, eolico, geotermico e idroelettrico. Risorse che andranno a beneficio di famiglie e imprese", ha aggiunto.

"Anche oggi il Movimento 5 Stelle si è schierato dalla parte dei cittadini, sostenendo un ulteriore intervento contro il caro bollette e per erogare ristori ai settori in difficoltà. È un altro passo, certo; ma ancora troppo piccolo e senz'altro insufficiente. In Consiglio dei Ministri abbiamo chiesto con forza uno scostamento di bilancio, il Paese ha bisogno in questo momento di un intervento strutturale, forte e deciso. Ce lo impone la realtà di ogni giorno: è un momento delicato e ci vuole tutto il coraggio e la forza dello Stato per proteggere famiglie e imprese dalla pandemia, dai rincari, dall'incertezza", ha scritto su Facebook il leader M5s Giuseppe Conte.

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