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Berlusconi lascia il San Raffaele dopo il ricovero per Covid: “Prova più pericolosa della mia vita”

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è stato dimesso dal San Raffaele: lasciando la struttura ospedaliera ha voluto ringraziare chi era lì per salutarlo e ha ammesso che questa è stata “la prova più pericolosa della mia vita”. Poi ha ironizzato su quanto successo: “Anche questa volta l’ho scampata”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Silvio Berlusconi ha lasciato il San Raffaele: le sue dimissioni sono arrivate dopo il ricovero avvenuto il 3 settembre a causa del Coronavirus. Uscendo dall’ospedale, Berlusconi commenta: “Grazie per essere qui, è stata la prova più pericolosa della mia vita”. Il presidente di Forza Italia aggiunge: “È stata una prova difficile, grazie al cielo e ai medici del san Raffaele ho superato quella che considero la prova forse più pericolosa della mia vita”. Non manca, anche in questa occasione, una battuta da parte di Berlusconi, che ironizza su quanto avvenuto: “Anche questa volta l’ho scampata”. E arriva, allo stesso tempo, anche un ringraziamento: “La condivisione che ho sentito attorno a me mi ha consentito di superare i momenti più difficili, che sono stati tanti nei primi tre giorni”.

Il ringraziamento di Berlusconi per la vicinanza ricevuta

Berlusconi ha parlato nuovamente del suo tampone, ricordando il rischio che ha vissuto sulla propria pelle: “Il professor Clementi ha studiato il mio tampone ed è rimasto sorpreso dall’entità della carica virale, la più alta tra le decine di migliaia conservate al San Raffaele. Posso dire con soddisfazione che anche stavolta l’ho scampata bella”. Con una voce un po’ spezzata, in parte dall’emozione e in parte, presumibilmente, dalla stanchezza e dalla malattia che l’ha messo alla prova, il leader di Fi prosegue: “Rivolgo un grazie dal profondo del cuore a tutti coloro i quali mi hanno rivolto la loro vicinanza, il loro affetto, la loro partecipazione. La mia famiglia, tanti amici, tanti conoscenti, tantissime persone che non conosco personalmente, tanti sostenitori ma anche tanti avversari politici e tanti rappresentanti delle istituzioni. L’affetto, la partecipazione, la condivisione che ho sentito intorno a me mi hanno dato la forza per superare i momenti più difficili, sono stati tanti, i primi tre giorni sono stati davvero difficili, di una malattia grave e davvero insidiosa”.

Berlusconi ricorda come “l’80% dei malati oltre gli 80 anni colpiti dal virus non ce l’ha fatta: il mio pensiero, in questo momento, va prima di tutto ai tanti ammalati di Covid e alle loro famiglie. Ho condiviso l’angoscia e la sofferenza di chi sta male, dei familiari, di chi ha perduto una persona cara. Il mio pensiero va anche ai medici e al personale sanitario. Molti di loro hanno dato addirittura la vita e tutti si sono esposti al contagio per salvare tante vite umane”.

L’appello alla cautela di Berlusconi

Non manca un appello alla prudenza e al rispetto delle regole rivolto a tutti i cittadini: “Nelle scorse settimane, prima di ammalarmi, avevo lanciato numerosi appelli per non sottovalutare il pericolo e rispettare le regole. Questo è un dovere verso noi stessi e verso la collettività, ho provato in prima persona che fino a quando la circolazione del virus non sarà debellata ognuno di noi è esposto al rischio di essere contagiato e di contagiare gli altri e questo è tanto più grave per le persone più fragili. Per questo rivolgo a tutti l’appello per la massima responsabilità personale e sociale”.

Berlusconi agli studenti: rispettate le regole

Il messaggio di Berlusconi si conclude con un appello rivolto in particolare agli studenti, nella giornata in cui riaprono le scuole in quasi tutta Italia: “Oggi è anche il giorno in cui milioni di bambini e di ragazzi ritornano a scuola, una notizia positiva e un segno importante del ritorno alla normalità, ma anche un passaggio delicatissimo. Per questo voglio rivolgere agli studenti anche un forte richiamo al rispetto rigoroso di comportamenti corretti e delle regole sanitarie. Dico a loro: fatelo per voi stessi, per i vostri amici, insegnanti, genitori, nonni che potreste contagiare. Ma si deve andare avanti, l’Italia non può restare ferma, sarebbe una catastrofe sanitaria ed economica senza precedenti. Ma il modo per evitarlo dipende da tutti noi, rivolgo quindi a tutti i miei più calorosi auguri di buona salute e di benessere economico. E ancora grazie, grazie dal profondo del cuore a tutti coloro che mi sono stati vicini. E speriamo che Dio ci dia una mano a risolvere presto questa situazione”.

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