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Coronavirus, Zangrillo: “Carica virale Berlusconi talmente elevata che a marzo lo avrebbe ucciso”

“La carica virale qualche tempo fa avrebbe ucciso Silvio Berlusconi, e lui lo sa”: a parlare delle condizioni di salute dell’ex premier, ricoverato in ospedale e positivo al Covid-19, è il professor Alberto Zangrillo, responsabile dell’unità operativa di terapia intensiva generale e cardiovascolare dell’Irccs Ospedale San Raffaele.
A cura di Susanna Picone
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"La carica virale qualche tempo fa avrebbe ucciso Silvio Berlusconi, e lui lo sa". A parlare delle condizioni di salute dell'ex premier, da una settimana ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al Coronavirus, è il suo medico personale, il professor Alberto Zangrillo, responsabile dell'unità operativa di terapia intensiva generale e cardiovascolare dell'Irccs Ospedale San Raffaele. Zangrillo, intervenendo a Piazzapulita, su La7, ha aggiornato sulle condizioni di Silvio Berlusconi. "La carica virale che caratterizzava il tampone naso-faringeo di Berlusconi era talmente elevata che a marzo-aprile non avrebbe avuto l'esito che fortunatamente ha ora. Lo avrebbe ucciso? Assolutamente sì, molto probabilmente sì. Lui lo sa. Non è una boutade tanto per esagerare, visto il personaggio di cui stiamo parlando", ha spiegato Zangrillo.

"Virus si adatta in maniera differente" – Secondo il medico "il virus si sta manifestando in forma differente, si sta adattando all'ospite in maniera differente" e ha inoltre invitato a "non generalizzare sulle terapie". "Se nell'interazione tra virus e paziente succede qualcosa di diverso, non significa che il virus non ci sia più. Significa che si manifesta in una forma differente: non lo dico io, lo dicono tanti medici", ha spiegato Zangrillo. "Il virus non è mutato, ma probabilmente si sta adattando all'ospite in maniera differente. Io continuerò a dire che è fondamentale l'osservazione e la tempestività", ha detto ancora. "Dal 31 maggio", quando disse che il virus è clinicamente morto, "sono passati tanti mesi, non rinnego assolutamente il contenuto della frase, che magari rimodulerei in modo diverso. Poi ci sono coloro che tentano di arruolarmi in una categoria", quella dei negazionisti, "a cui non appartengo", ha precisato il medico.

Berlusconi è ricoverato da una settimana per una polmonite bilaterale da coronavirus – È trascorsa oggi una settimana dal ricovero di Silvio Berlusconi per la cura di polmonite bilaterale SARS-COV-2. Secondo il bollettino diffuso oggi dal professor Zangrillo sulle condizioni del leader di Forza Italia "si osserva una risposta ottimale alle terapie in atto". Le condizioni di Berlusconi dunque migliorano. L'ex premier, secondo quanto hanno riferito fonti vicine al leader di Forza Italia, ha trascorso in modo tranquillo la sua settima notte all'ospedale San Raffaele di Milano.

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