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Il caso Cospito

Berlusconi: “Io unico leader a chiedere nuove carceri per rieducazione detenuti. Ma 41-bis resti come è”

Silvio Berlusconi abbraccia in pieno la linea del governo e della premier Giorgia Meloni sul 41-bis: “Lo Stato non può e non deve cedere ad alcun ricatto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, nel corso della puntata "Zona Bianca" su Rete4, dice che il suo partito si è tenuto lontano dalle polemiche sul caso di Alfredo Cospito, detenuto al 41-bis in sciopero della fame, a sostegno del quale si stanno mobilitando i gruppi anarchici, scesi in piazza per protestare contro il governo.

Secondo Berlusconi "ad ogni tipo di minaccia contro la democrazia e la pacifica convivenza l'Italia, attraverso il suo sistema politico, ha sempre risposto e deve ancora rispondere con l'unità e con la comunità di intenti. Riuscirono a farlo anche la Democrazia cristiana e il Partito comunista contro le Brigate rosse, in piena Guerra fredda. Questa lotta contro chi attenta alla democrazia è per la libertà di tutti ed è costata il sacrificio di molte vite umane. Anche per onorare la loro memoria bisogna continuare a promuovere questa unità e non prestare in alcun modo il fianco a chi ci vuole dividere. Questo è stato l'atteggiamento che abbiamo tenuto sul caso di Alfredo Cospito e Forza Italia – sottolinea – si è tenuta ben alla larga da ogni forma di polemica". 

Berlusconi parla di unità nella maggioranza, ma dimentica che un suo esponente di spicco, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, deputato azzurro, in un'intervista a Fanpage.it, ha criticato le parole di Giovanni Donzelli, pronunciate contro i parlamentari del Pd che hanno fatto visita a Cospito in carcere: “Si tratta di una posizione di Fratelli d’Italia, che non impegna il governo o la maggioranza, una posizione sulla quale, come è normale che sia, ci sono all’interno della coalizione sensibilità diverse, sul metodo, sui modi”, ha sottolineato Mulè.

Berlusconi comunque è a favore del mantenimento del ‘carcere duro' per Cospito, e lo ribadisce questa sera: "La violenza politica in Italia non è un ricordo così lontano, ha inquinato la vita politica e la democrazia italiana fino a pochi anni fa. Lo Stato non può e non deve cedere ad alcun ricatto. Il 41 bis è uno strumento applicato in autonomia dalla magistratura contro criminali pericolosi e pluriomicidi e deve restare così". 

Però il Cavaliere rivendica anche di essere stato l'unico leader a chiedere un rinnovamento profondo del sistema carcerario, potenziandone la funzione educativa e di reinserimento nella società: "Per quanto riguarda la condizione delle nostre carceri, vorrei ricordare di essere stato l'unico leader in Italia a chiedere la realizzazione di nuove strutture che possano finalmente essere in grado di adempiere alla loro fondamentale funzione, quella della rieducazione dei detenuti".

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