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Il caso Cospito

Cortei anarchici, scontri a Roma e Milano: Meloni dice che bisogna “evitare un’escalation”

Dopo una giornata di scontri tra la polizia e i cortei degli anarchici, Meloni ha chiesto a tutti di abbassare i toni per evitare un’escalation “che potrebbe portarci ovunque”. Ma dall’opposizione la accusano di parlare più come leader di Fratelli d’Italia che come presidente del Consiglio.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni (Roberto Monaldo / LaPresse)
Giorgia Meloni (Roberto Monaldo / LaPresse)
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È stata una giornata di tensioni con la polizia, quella di sabato. A Roma e Milano i cortei degli anarchici, in protesta contro la detenzione di Alfredo Cospito al 41bis, si sono trasformati in uno scontro con gli agenti: lancio di bottiglie e fumogeni, sputi, collisioni fisiche e verbali con i poliziotti. Nella Capitale tre persone sono state fermate, a Milano gli anarchici si sono raggruppati davanti al carcere di Opera, dove si trova Cospito, e hanno lanciato sassi contro la recinzione. Intanto la presidente del Consiglio ha provato a calmare le acque, inviando una lettera al Corriere della Sera in cui ha chiesto a tutti di abbassare i toni, per evitare un'escalation delle tensioni "che può portarci ovunque".

Nella stessa lettera Giorgia Meloni ha difeso i suoi, affermando che non ci siano i presupposti per le dimissioni di Giovanni Donzelli o Andrea Delmastro, in merito alla vicenda dei documenti sul caso Cospito rivelati in Aula alla Camera. Allo stesso tempo ha chiesto conto all'opposizione della visita in carcere all'anarchico.

E dai partiti del centrosinistra è arrivata presto la replica. Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito democratico, ha definito la difesa di Meloni "imbarazzante": parlerebbe più da leader di Fratelli d'Italia, ha aggiunto Schlein in un'intervista a Repubblica, che da presidente del Consiglio. "Meloni non ha ancora assunto consapevolezza del suo ruolo, che non ha deciso se difendere gli interessi del Paese o del suo partito. Il governo non può uscire fuori da una vicenda così istituzionalmente grave con una lettera, una paginetta del suo diario".

A commentare le polemiche di questi giorni ci ha pensato anche la capogruppo di Forza Italia in Senato, Licia Ronzulli. "Questa contrapposizione tra maggioranza e opposizione su questi temi, lo ripeto, è sbagliata, perché apre una falla, ci rende aggredibili. Un Paese che si divide sulla legalità è un Paese fragile", ha detto in un'intervista a Repubblica. "Gli anarchici stanno incendiando realmente le piazze, fanno attentati, mettono nel mirino le istituzioni, fino ad arrivare al presidente della Repubblica. Direi che è ora di mettere fine a tutto questo, è giusto abbassare i toni", ha concluso.

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