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Covid 19

Avviso di garanzia al governo, Salvini attacca: “Conte e i ministri hanno morti sulla coscienza”

Dopo la notizia dell’avviso di garanzia nei confronti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e di alcuni ministri per la gestione dell’emergenza Coronavirus, il leader della Lega, Matteo Salvini, va all’attacco: “Questi hanno sulla coscienza i morti in Lombardia e gli affamati nel resto d’Italia, perché non hanno chiuso la Lombardia quando dovevano e hanno chiuso il resto d’Italia quando non dovevano”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo la notizia dell’avviso di garanzia nei confronti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e di molti ministri per la gestione dell'epidemia di Covid-19 – considerato dalla procura un “atto dovuto” – è il leader della Lega, Matteo Salvini, a commentare: “Ho letto che i pm di Roma hanno aperto un fascicolo a carico di Conte e di mezzo governo per l'epidemia. È chiaro che il tempo poi dirà chi non ha chiuso  dove doveva. Questi hanno sulla coscienza i morti in Lombardia e gli affamati nel resto d'Italia, perché non hanno chiuso la Lombardia quando dovevano e hanno chiuso il resto d'Italia quando non dovevano”.

Salvini: Conte dovrebbe essere arrestato

Salvini parla in conferenza stampa da Forte dei Marmi e aggiunge altre accuse a Conte e al governo, anche sulla base dei verbali del Comitato tecnico-scientifico: “Se fossero confermati i verbali del Comitato tecnico scientifico dovrebbe essere arrestato – dice riferendosi a Conte – perché non ha chiuso le zone rosse quando doveva e ha chiuso il resto d'Italia quando non doveva”. Per l’ex ministro dell’Interno questa vicenda “non è un bonus, è un crimine”. Salvini aggiunge: “Quando ho saputo dei verbali del Comitato tecnico scientifico sono saltato sulla sedia, leggendo che qualcuno ha ignorato l'allarme. Credo che alcuni sindaci se hanno letto che non era necessario chiudere e sono stati costretti a farlo subendo un danno economico, se denunciano fanno bene, anche se al governo se ne fregheranno”.

Bonus Inps, Salvini: chi l'ha preso non sarà ricandidato

Salvini parla anche della questione del bonus da 600 euro richiesto da alcuni esponenti della Lega, deputati e assessori regionali. In riferimenti ai due consiglieri regionali e al vicepresidente della Regione Veneto, Salvini spiega di aver parlato con il presidente Luca Zaia: “Abbiamo già deciso, Zaia l'ho sentito, non saranno ricandidati”. Poi il leader del Carroccio attacca il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: “Si dovrebbe dimettere perché non fa quello per cui è pagato. Abbiamo al vertice dell'Inps un incapace che dà il bonus a chi non deve e non a chi deve. Mi domando cosa aspetti a dimettersi, non vorrei avesse tirato fuori questi dati per coprire i problemi, veri, del presidente del Consiglio”.

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