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Covid 19

Addio al Green pass dopo il 31 marzo: per Speranza “dobbiamo valutare passo dopo passo”

“L’impegno del governo è quello di superare lo stato d’emergenza. E superare lo stato d’emergenza non significa d’un tratto magicamente essere fuori da ogni vincolo, perché il Covid continua a essere una sfida con cui fare i conti”: così Speranza sulla possibilità di far cessare il Green pass dopo il 31 marzo.
A cura di Susanna Picone
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Addio al Green pass in Italia dopo il 31 marzo, quando terminerà lo stato d’emergenza? Per il ministro della Salute Roberto Speranza non esiste ancora una data per abbandonare il certificato Covid nel nostro Paese. Lo ha spiegato ieri a margine di un evento a Firenze, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti proprio a proposito della possibilità di far cessare il Green pass dopo il 31 marzo. “Io penso – ha detto Speranza – che dobbiamo valutare passo dopo passo. L'impegno del governo è quello di superare lo stato d'emergenza. E superare lo stato d'emergenza non significa d'un tratto magicamente essere fuori da ogni vincolo, perché il Covid continua ad essere una sfida con cui fare i conti”.

Speranza ha ricordato ancora una volta l’importanza del vaccino anti-Covid e degli ottimi risultati raggiunti: “Noi siamo molto più forti rispetto al passato perché abbiamo fatto una bellissima campagna di vaccinazione – ha detto il ministro – Avere oltre il 91% di persone che ci hanno seguito in questa campagna di vaccinazione mette il nostro Paese in condizioni molto diverse rispetto al passato e noi stiamo piegando questa curva di Omicron grazie ai vaccini senza chiusure generalizzate. Per cui proseguirà il confronto tra di noi nel governo e fra governo e Parlamento e valuteremo la strada migliore ma il percorso è ancora, per quanto mi riguarda, un percorso di fiducia verso una fase nuova ma di gradualità perché questo è il metodo che ci siamo dati e finora ha portato a risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

Per Speranza i vaccini “sono lo scudo essenziale” per cui l’invito a chi non ha ancora fatto il booster è di farlo e ai no vax a cambiare idea e proteggersi contro il virus, anche scegliendo il vaccino Novavax che “con una tecnologia diversa può convincere persone che non hanno ancora fatto questa scelta”. I numeri della pandemia, certificati anche dall’Istituto superiore di Sanità venerdì, permettono di guardare al futuro con più ottimismo. Da settimane si registra una discesa costante dei contagi Covid. Questa settimana l'incidenza settimanale dei casi Covid è a 433 ogni 100mila abitanti, contro i 552 ogni 100mila di sette giorni fa. Nel periodo 9-22 febbraio 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,75, al di sotto della soglia epidemica. I dati più positivi dell’ultimo monitoraggio vengono dalle terapie intensive, con il tasso di occupazione che scende al 6,6%. Tutte le Regioni e le Province autonome a rischio basso. "Dobbiamo poi continuare con un atteggiamento di cautela e attenzione e penso che l'utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi sia ancora molto importante; quindi fiducia, guardare avanti, ma con i piedi per terra e un passo alla volta”, ha detto ancora Speranza.

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