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Per Toninelli Sea Watch è come uno yacht da milionari. L’ong: “Siamo nave di salvataggio”

L’ong Sea Watch risponde al ministro Danilo Toninelli: “Lo ammettiamo: Sea Watch 3 è ancora registrata come yacht in quanto non è ancora una nave commerciale. Lo sanno tutti e la nostra compagnia di bandiera ha chiarito, sei mesi fa, che questo non influisce sulla qualifica della barca come nave di salvataggio. Di’ qualcosa di nuovo!”
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo il fermo amministrativo notificato questa mattina per la nave Sea Watch 3 che si trova ormeggiata al porto di Catania, dopo essere stata costretta a rimanere per giorni in rada al largo di Siracusa, è arrivata la spiegazione di Danilo Toninelli: "La nostra Guardia Costiera ha effettuato il fermo amministrativo della SeaWatch3 per violazioni delle norme in materia di sicurezza della navigazione e di tutela dell'ambiente marino – ha scritto su Facebook il ministro dei Trasporti – Stiamo parlando di una imbarcazione registrata come ‘pleasure yacht', che non è in regola per compiere azioni di recupero dei migranti in mare. E mi pare ovvio, visto che è sostanzialmente uno yacht. In Italia questo non è permesso. Se tu, milionario – ha continuato Toninelli – compri uno yacht, vai in navigazione per piacere, non per sostituirti alla Guardia Costiera libica o di altri Paesi. Voglio ringraziare le Capitanerie di Porto per il loro grande lavoro sul fronte della legalità. Ma soprattutto mi chiedo: il governo olandese non ha nulla da dire rispetto a una imbarcazione di una Ong tedesca che chiede e ottiene la bandiera dei Paesi Bassi per scorrazzare nel Mediterraneo agendo fuori dalle regole?". 

L'organizzazione umanitaria tedesca ha risposto così: "Lo ammettiamo: Sea Watch 3 è ancora registrata come yacht in quanto non è ancora una nave commerciale. Lo sanno tutti e la nostra compagnia di bandiera ha chiarito, sei mesi fa, che questo non influisce sulla qualifica della barca come nave di salvataggio. Di' qualcosa di nuovo!". 

E poi in un altro tweet: "La Guardia Costiera ci notifica il blocco per non conformità su sicurezza navigazione e normativa ambientale. Le autorità, sotto chiara pressione politica, sono alla ricerca di ogni pretesto tecnico per fermare l'attività di soccorso in mare". 

Per la Lega le irregolarità emerse dai controlli della Guardia Costiera sono ‘sconcertanti': "Quanto scoperto oggi dalle autorità portuali di Catania, ovvero che la nave Sea Watch 3, è registrata come ‘pleasure yacht', lascia sconcertati. Bene ha fatto la capitaneria di porto a bloccarne il ritorno in mare. Uno yacht a scopi privati che entra in acque internazionali per svolgere senza mezzi e competenze le attività specifiche della Guardia Costiera, con strumentazioni ed equipaggi addestrati alle operazioni in mare? Davvero sconcertante. A questo punto mi domando: ma quante altre navi delle ong sono yacht che si improvvisano navi della Guardia Costiera? Ecco perché poi accadono tanti naufragi nel Mediterraneo", ha detto Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.

I 47 migranti sbarcati ieri mattina sono in buone condizioni di salute: i 32 adulti arrivati ieri pomeriggio all'ex caserma Gasparro di Messina hanno passato una notte tranquilla. Sono tutti di nazionalità subsahariana e sono stati visitati e identificati. Al momento non si sa ancora quanti giorni resteranno e quali saranno le destinazioni dove verranno smistati in Italia e negli altri Paesi europei che hanno dato la loro disponibilità ad accoglierli. I 15 minorenni invece sono ospitati in una struttura a Catania, e temono di essere riportati in Libia, come raccontano i mediatori del centro: "Il loro trascorso in Libia è stato terribile, hanno subito torture e violenze". Hanno mangiato e dormito tranquillamente perché cominciano a realizzare di "essere alle porte dell'Europa, che è la loro meta finale". 

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