317 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pensioni, nuova riforma in arrivo: età anticipata (ma si dovrà pagare una penale…)

A quanto pare potrebbe essere accettata la soluzione di Cesare Damiano: penale dell’8% per chi va in pensione a 62 anni.
A cura di Davide Falcioni
317 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo aver criticato la Riforma Fornero, il ministro del Lavoro Enrico Giovannini si appresta a cambiarla, rivedendo il sistema pensionistico, quello degli ammortizzatori sociali e il mercato del lavoro: le emergenze, intanto, sono la cassa integrazione in deroga, il calo delle assunzioni e la soluzione del problema degli esodati. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, stando a quanto trapela, il ministro sarebbe intenzionato a anticipare l'età pensionabile, a patto di far pagare una "penale" sull'importo dell'assegno: dunque Giovannini intende introdurre meccanismi di flessibilità in uscita, con penalizzazioni ma "restando attenti alle implicazioni sulle persone" e su quelle della "sostenibilità finanziaria del sistema". A quanto si sa, la fascia di flessibilità per il pensionamento anticipato rispetto all’età di vecchiaia dovrebbe essere di tre-quattro anni. Quindi per gli uomini potrebbe essere fissata intorno ai 62-63 anni (dal 2013 l’età di vecchiaia è a 66 anni e tre mesi) con una penalizzazione "proporzionale".

La Cgil, tuttavia, si dice contraria alla dura "penalizzazione delle persone", probabilmente auspicando che si accetti la proposta dell'ex ministro Cesare Damiano:  che prevedeva una penalizzazione dell'’8% per chi andrebbe via a 62 anni, del 6% a 63, e così via fino a 66 anni, per poi passare a un "premio". Va da sé che anticipando il pensionamento si svuoterebbe il bacino degli esodati.

317 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views