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Pd, Giachetti annuncia lo sciopero della fame: “Si decida subito la data del congresso”

Roberto Giachetti annuncia di aver iniziato uno sciopero della fame, con la richiesta al Pd e al suo segretario di stabilire al più presto la data del congresso dem: “Visto che vi dedicate alle cene e continuate a prendere tempo mentre il Pd scivola sempre più in basso, io smetto di mangiare per chiedere che sia fissata subito la data del congresso”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Foto: Roberto Giachetti/Twitter
Foto: Roberto Giachetti/Twitter

Mentre le liti e le discussioni interne al Partito Democratico proseguono, Roberto Giachetti decide di intervenire lanciando un segnale di protesta: uno sciopero della fame che durerà fino a che non verrà fissata la data del congresso del partito. L’annuncio è stato fatto tramite Twitter dallo stesso ex vicepresidente della Camera e deputato dem: “Amici cari, visto che voi vi dedicate alle cene e continuate a prendere tempo mentre il Pd scivola sempre più in basso, io smetto di mangiare”, afferma riferendosi agli scontri degli ultimi giorni sulla cena che l’ex ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, avrebbe voluto fare con Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti. Cena tra ex ministri che alla fine è saltata dopo le tante proteste e contestazioni.

Giachetti annuncia di aver iniziato lo sciopero della fame già dalla “mezzanotte di ieri”. Una azione intrapresa “per chiedere che sia fissata subito la data del congresso”. #Congressosubito è l’hashtag che il deputato dem utilizza per chiedere al segretario del Pd, Maurizio Martina, di stabilire una data. Proprio Martina questa mattina è intervenuto sulle polemiche delle ultime ore, chiedendo a tutto il popolo del Pd di smetterla con inutili polemiche interne. Nello specifico, Martina ha risposto a Carlo Calenda e alle sue parole (ha poi precisato di non averle mai pronunciate) sulla estinzione del Pd. “Chi pensa che il Pd si debba estinguere – ha affermato Martina – non capisce che oggi questa comunità è l’unico argine al pericolo di questa destra. Dobbiamo cambiare, aprirci, rilanciare ma non certo estinguerci”.

Giachetti spiega la sua decisione in una diretta Facebook: "Mi pare che abbiamo giocato anche abbastanza. Io sono incazzato nero. Penso che non sia accettabile quello a cui abbiamo dovuto assistere per ore a proposito di cene, incontri, quell’altro che gli risponde che farà la cena con il professore e l’imprenditore. Penso che non è più possibile andare avanti così. Noi davvero al nostro popolo possiamo offrire uno spettacolo di questo tipo? Uno spettacolo indecoroso, nel quale veniamo presi alla berlina da tutti. Questa è la risposta che pensiamo di dare dopo il 4 marzo? Io penso che non sia più possibile". Il deputato dem afferma che il congresso "andava fatto subito" e l'unico "modo per reagire è tornare alle mie origini". Per questo Giachetti ricorre allo sciopero della fame per chiedere un congresso immediato.

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