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Parla il regista del film choc su Maometto: “L’Islam è un cancro”

Nel lungometraggio il profeta dell’Islam ritratto come un donnaiolo e guascone.
A cura di Redazione
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"L'Islam è un cancro. La pellicola è un film politico, non un film religioso". Sam Bacile, regista e produttore del film su Maometto, "L'innocenza dei musulmani", alla base della furiosa rivolta che sarebbe costata la vita all'ambasciatore americano in Libia, non usa mezzi termini e dalle colonne del Wall Street Journal descrive così la sua pellicola.

Tra i promotori del lungometraggio c'è anche Terry Jones, il pastore che nel 2010 annunciò di voler bruciare alcune copie del Corano innescando proteste in tutto il mondo arabo. Il film secondo quanto riportato dal Wsj è costato 5 milioni di dollari ottenuti attraverso donazioni di un centinaio di persone di origine ebraica ed è stato realizzato in circa tre mesi nell'estate del 2011 in California, alla pellicola hanno lavorato circa 60 attori e uno staff tecnico di 45 persone.

La sceneggiatura è una versione satirica della vita di Maometto descritto come donnaiolo e guascone e illustra l'Islam come "una religione piena d'odio".

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