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Papa Francesco chiede umiltà ai vescovi: “Non cadete nel carrierismo”

Saper accogliere tutti, lasciare aperta la porta della propria casa e non usare le diocesi per fare carriera. È il messaggio rivolto da Bergoglio ai 120 vescovi di recente nomina ricevuti in udienza. A loro ha detto di essere “pastori con l’odore delle pecore”.
A cura di Susanna Picone
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Tra i messaggi che Papa Francesco ha voluto rivolgere oggi a 120 vescovi di recente nomina c’è quello di fare attenzione a non cadere nello spirito del carrierismo. Ancora una volta, come è già accaduto in passato, Bergoglio ha spiegato dunque quale deve essere il compito del vescovo. Un vescovo che deve andare nelle periferie, che deve essere pastore. Francesco ha raccomandato “lo stile dell’umiltà, dell’austerità e dell’essenzialità”. Ai nuovi vescovi ha spiegato che “noi Pastori non siamo uomini con la psicologia da principi”, uomini ambiziosi “che sono sposi di una Chiesa nell’attesa di un’altra più bella, più importante o più ricca”.

Non cercare cambi o promozioni – Bergoglio ha detto che non è solo con la parola, ma soprattutto con la testimonianza concreta di vita, che i religiosi devono essere maestri ed educatori del popolo. Il Papa ha anche invitato i vescovi alla “stabilità”, cioè a “rimanere nella diocesi” senza cercare cambi o promozioni. “Evitate lo scandalo di essere Vescovi di aeroporto”, ha raccomandato. Il Papa ha detto loro di diventare “pastori con l’odore delle pecore, presenti in mezzo al vostro popolo come Gesù Buon Pastore”. “Non chiudetevi! – ha proseguito ancora invitando i religiosi a restare tra la gente – scendete in mezzo ai vostri fedeli, anche nelle periferie delle vostre diocesi e in tutte quelle periferie esistenziali dove c’è sofferenza, solitudine, degrado umano”.

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