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Papa Francesco apre il Sinodo: “Chiesa non giudica ma accoglie coppie ferite”

Inizia oggi, poche ore dopo il coming out di monsignor Charamsa, il Sinodo straordinario sulla famiglia. Papa Francesco: “Chiesa con le porte chiuse tradisce se stessa”.
A cura di Susanna Picone
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Inizia oggi in Vaticano il Sinodo straordinario sulla famiglia. La vigilia è stata contraddistinta dal coming out di monsignor Krzysztof Charamsa, teologo polacco di 43 anni, ufficiale dell'ex Sant'Ufficio e docente in alcune università pontificie, che ha rivelato di essere omosessuale e di avere un compagno. Bergoglio alla veglia di ieri sera ha pronunciato una frase che potrebbe essere di buon auspicio per un percorso che si annuncia lungo e faticoso. “La Chiesa – ha detto Papa Francesco davanti a centomila persone in piazza San Pietro – è una casa aperta che accoglie chi ha il cuore ferito”. Fino al 25 ottobre cardinali, vescovi e sacerdoti discuteranno e si confronteranno su “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Questa mattina alle 9.30 il Papa è giunto nella basilica di San Pietro per celebrare con 314 concelebranti la messa di apertura della XVI assemblea ordinaria del sinodo dei vescovi.

La messa di apertura di Papa Francesco – La Chiesa deve “vivere la sua missione nella carità che non punta il dito per giudicare gli altri, ma, fedele alla sua natura di madre, si sente in dovere di cercare e curare le coppie ferite con l'olio dell'accoglienza e della misericordia; di essere ‘ospedale da campo', con le porte aperte ad accogliere chiunque bussa chiedendo aiuto e sostegno; di uscire dal proprio recinto verso gli altri con amore vero, per camminare con l'umanità ferita, per includerla e condurla alla sorgente della salvezza”, ha detto Papa Francesco durante la sua omelia affermando che una Chiesa con le porte chiuse tradisce se stessa. Papa Francesco ha chiesto di difendere “l’unità e indissolubilità del vincolo coniugale”. Le parole di Gesù sull'indissolubilità del matrimonio, “l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto”, rappresentano “una esortazione ai credenti a superare ogni forma di individualismo e di legalismo, che nascondono un gretto egoismo e una paura di aderire all'autentico significato della coppia e della sessualità umana nel progetto di Dio”, ha detto Papa Francesco.

Matrimonio non è utopia adolescenziale – “Oggi – ha osservato Bergoglio – viviamo, in un certo senso, la stessa esperienza di Adamo: tanta potenza accompagnata da tanta solitudine e vulnerabilità; e la famiglia ne è l'icona. Sempre meno serietà nel portare avanti un rapporto solido e fecondo di amore: nella salute e nella malattia, nella ricchezza e nella povertà, nella buona e nella cattiva sorte. L'amore duraturo, fedele, coscienzioso, stabile, fertile è sempre più deriso e guardato come se fosse roba dell'antichità”. “Sembrerebbe – così ancora Papa Francesco durante la messa – che le società più avanzate siano proprio quelle che hanno la percentuale più bassa di natalità e la percentuale più alta di aborto, di divorzio, di suicidi e di inquinamento ambientale e sociale”. Il matrimonio – ha detto ancora Bergoglio – non è utopia adolescenziale.

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