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Palermo: uccise l’ex davanti al figlio di 2 anni, condannato a 30 anni

Benedetto Conti è accusato di aver ucciso la sua ex convivente, la 25enne Rosi Bonanno, dopo l’ennesimo litigio perché lei non voleva tornare con lui. L’omicidio un anno fa, dopo diverse denunce per maltrattamenti, nell’abitazione dei genitori della donna.
A cura di Susanna Picone
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Trenta anni di reclusione per Benedetto Conti: è questa la condanna inflitta al termine del processo con rito abbreviato per l’uomo di 37 anni accusato di aver ucciso a coltellate un anno fa la sua ex convivente, la 25enne Rosi Bonanno. L’omicidio avvenne il 10 luglio del 2013 a Palermo. La sentenza è stata emessa dal gup di Palermo Marina Petruzzella che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Rita Fulantelli. Il gup Marina Petruzzella ha inoltre deciso per Benedetto Conti l'interdizione dai pubblici uffici e la patria potestà a vita per il bambino avuto con la sua ex compagna uccisa. Per il piccolo, che si trovava in casa quando il padre uccise la madre, è stata anche decisa una provvisionale di 500mila euro, di 300mila euro ciascuno per i nonni del bimbo e altri 80mila euro per il fratello e la zia. Per il Comune di Palermo prevista una provvisionale di 20 mila euro e di 5 mila euro per un'associazione che si occupa della violenza sulla donne.

L’omicidio di Rosi Bonanno a Palermo e le denunce per maltrattamenti

Rosi Bonanno fu assassinata con più di dieci coltellate dal suo ex compagno nell’abitazione dei suoi genitori a Palermo. Lì la donna si era infatti rifugiata dopo aver lasciato l'uomo. Il femminicidio si consumò dopo l’ennesimo litigio perché lei non voleva tornare con lui. Conti uccise così Rosi sotto gli occhi del bambino di due anni avuto con lei. La vittima aveva denunciato il suo ex per maltrattamenti due volte, una nel 2010 e la seconda nel 2011. Entrambe le denunce furono archiviate dal gip su richiesta della Procura di Palermo perché la donna, sentita dagli inquirenti, minimizzò i fatti e in un caso ritirò la querela. Oggi, in tribunale a Palermo, Benedetto Conti è rimasto impassibile alla lettura della sentenza che lo ha condannato a trenta anni di galera.

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