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Non frigna, si fa tradire, è sempre sexy: per Mamma Rai la donna perfetta è la donna sottomessa

“La minaccia arriva dall’est. Gli uomini preferiscono le straniere”, sottotitolo: “Sono rubamariti o mogli perfette?” è il titolo l’eloquente titolo di un servizio mandato in onda sabato scorso durante la puntata di Parliamone Sabato, condotto da Paola Perego. Un concentrato di maschilismo degno del più becero sessismo da osteria.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel corso della puntata di Parliamone Sabato, programma Rai condotto da Paola Perego, è andata in onda una grafica piuttosto sconcertante, a corredo di un dibattito in studio ancor più sconcertante. "La minaccia arriva dall'est. Gli uomini preferiscono le straniere", già il titolo del servizio è tutto un programma, ma le motivazioni addotte dagli "esperti" in studio per spiegare il perché per un uomo italiano sia meglio scegliere una partner dell'Est sono assolutamente strabilianti nella loro grettezza:

  1. Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo
  2. Sono sempre sexy. Niente tute né pigiamoni
  3. Perdonano il tradimento
  4. Sono disposte a far comandare il loro uomo
  5. Sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa
  6. Non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio

Il dibattito in studio è proseguito all'insegna del più becero sessismo da osteria: "Se per caso l’uomo italiano ha qualche difficoltà nell’approccio finale con la donna, la brutta figura la fa l’uomo. Mentre se una donna russa vede che l’uomo non riesce a ottenere l’orgasmo, è lei che si sente in colpa. La femminilità esce in un altro modo", ha spiegato il fan delle donne dell'Est, Fabio Testi. Un ritratto lusinghiero, non c'è che dire. La donna migliore è quella che si prostra all'uomo padrone, ne soddisfa qualsivoglia desiderio e che si prende la colpa di tutto ciò che va storto, per non svilire la virilità del proprio uomo.

Insomma, secondo il servizio mandato in onda dalla Rai, la donna perfetta è la donna sottomessa, la classica donna oggetto. Sempre sexy e curata, mai una défaillance, una macchina da sesso, sempre pronta a soddisfare il suo uomo, a cucinare prelibatezze e manicaretti per lui, a fare le pulizie in casa, disposta a farsi tradire e a non proferire mai una parola di troppo, a non contestare le decisioni e a sottostare agli ordini. In poche parole una sottospecie di colf curatissima che te la dà anche. Motivazioni che definire un concentrato di sessismo è poco, ma che diventano ancor più ridicole alla luce della loro reale provenienza: la vera lista ha infatti origine da un articolo pubblicato dal blog Oltreuomo, che da anni si diletta a pubblicare articoli ridicolizzando il genere femminile, con l'intento di fare satira sulla figura della donna. E il titolo del pezzo in questione non lascia alcun dubbio: "20 motivi per farsi una ragazza dell’Est", un titolo dal significato talmente lampante da non essere stato colto dall'autore/autrice del servizio in questione.

I vertici Rai, tra cui il direttore di Rai Andrea Fabiano e la presidente Rai Monica Maggioni si sono scusati, sostenendo che si attiveranno per capire come sia stato possibile arrivare alla messa in onda di un siparietto del genere. La domanda che però sorge spontanea è una e probabilmente non troverà risposta: qualcuno pagherà per l'errore commesso oppure, come al solito, si cercherà di far raffreddare la polemica allo scopo di relegarla nel solito affollato dimenticatoio dove finiscono tutte le sciocchezze combinate dai dipendenti del servizio pubblico?

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Milanese, classe 1987, da sempre appassionata di politica. Il mio morboso interesse per la materia affonda le sue radici nel lontano 1993, in piena Tangentopoli, grazie a (o per colpa di) mio padre, che al posto di farmi vedere i cartoni animati, mi iniziò al magico mondo delle meraviglie costringendomi a seguire estenuanti maratone politiche. Dopo un'adolescenza turbolenta da pasionaria di sinistra, a 19 anni circa ho cominciato a mettere in discussione le mie idee e con il tempo sono diventata una liberale, liberista e libertaria convinta.
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