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Nigeria, Cnn: “Le studentesse rapite due anni fa da Boko Haram sono ancora vive”

In un video risalente probabilmente allo scorso dicembre si vedono alcuni gentiori che, avvicinandosi al computer, riconoscono le figlie nelle immagini. Una madre, tra le lacrime, ne pronuncia il nome.
A cura di Claudia Torrisi
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Alcune delle studentesse nigeriane della scuola Chibok rapite dal gruppo terroristico di Boko Haram esattamente due anni fa, la notte del 14 aprile del 2014, sarebbero vive. La Cnn ha mostrato un video risalente probabilmente allo scorso dicembre in cui si vedono i gentiori che, avvicinandosi al computer, riconoscono le figlie in alcune immagini. Una madre, tra le lacrime, ne pronuncia il nome.

Le immagini sarebbero state inviate dai rapitori ai negoziatori. Per il senatoreShehu Sani, intervistato dall'Associated press, il video può essere considerato credibile. Anche Yakubu Nkeki, a capo di un gruppo di sostegno dei genitori delle ragazze, ha detto di aver riconosciuto alcune studentesse nelle immagini diffuse dalla Cnn. Nel video una delle ragazze dice: "Stiamo tutte bene". A ognuna di loro viene chiesto di dire come si chiamano e dove sono state rapite. Le ragazze rispondono spiegando di essere state prese nella scuola secondaria di Chibok.

Nell'aprile del 2014 furono rapite 276 ragazze. Acune riuscirono a fuggire, ma di 219 non si era avuta più alcuna notizia. Per la loro liberazione era partita una campagna internazionale – "Bring back our girls", "Ridateci le nostre ragazze" – che era arrivata fino alla first lady della Casa Bianca, Michelle Obama. Il fallimento del governo nigeriano e dell'esercito di liberare le studentesse aveva causato un'unanime condanna internazionale e la sconfitta del presidente Goodluck Jonathan nelle elezioni dello scorso anno. Si ipotizza che i terroristi islamici di Boko Haram abbiano rapito migliaia di persone negli ultimi anni.

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