Nibali, il Giro d’Italia è tuo

Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d'Italia. La penultima tappa da Guillestre, in Francia, a Sant’Anna di Vinadio, in provincia di Cuneo, ha incoronato il campione italiano che era risorto sul Colle dell'Agnello nella frazione da Pinerolo a Risoul (162 km), una delle più dure della corsa rosa con la Cima Coppi ai 2744 metri del Colle dell'Agnello. Con un'accelerata straordinaria Nibali nel finale è riuscito a vincere la resistenza dei rivali Valverde e Chaves. "E' stata una giornata spettacolare, la vittoria va al nostro gioco di squadra – ha ammesso a caldo il siciliano -. Senza i miei compagni, forse, non sarei riuscito in questa impresa. E' stata una tappa fantastica. Oggi, ai -5 dal Colle della Lombarda, scalpitavo per partire perché stavo meglio di tutti: ho detto a Scarponi di accelerare, ho avuto un grande aiuto da Kangert, poi sono andato a tutta fino all'arrivo".
L'impresa della 19a tappa – La giornata di ieri sembrava avesse già il suo padrone, ovvero la maglia rosa Steven Kruijswijk: l’olandese era primo in classifica e poteva vantare ben tre minuti di vantaggio sul secondo, il colombiano Chaves, e addirittura cinque minuti su Vincenzo Nibali. Tutto deciso? Niente affatto, perché l'orgoglio dell'italiano ha ribaltato i rapporti di forza facendo una gara d'attacco e strappando la vittoria di tappa con arrivo a Risoul, lasciando alle spalle il rivale sudamericano e lo stesso Kruijswijk che è caduto e ha perso altro tempo prezioso.
Poderoso Nibali – Nella tappa odierna Nibali ha sferrato l'attacco decisivo a quindici chilometri dal termine. La prima accelerata ha messo ko Kruijsijk. Lo ‘squalo' poi accelera ancora e dà la paga pure a Valverde e Chaves, che rapidamente perde terreno pure sul trentaseienne spagnolo. Sulla sua strada il siciliano trova il compagno di squadra Kravert, che letteralmente lo aspetta, gli dà una mano e lo fa rifiatare prima dell'ultimo infinito chilometro. Dopo il Gran Premio della Montagna Nibali stacca pure il compagno di squadra e progressivamente i suoi rivali, a cui si è aggiunto anche Uran. Mentre Tamaree prosegue temerario e solitario verso la prestigiosa vittoria tappa, Nibali guadagna ancora terreno sui rivali, che sono lontani quasi un minuto. Nel finale il campione italiano arranca e perde qualche secondo su Valverde, che con un poderoso finale si avvicina parecchio, ma non basta. Chaves prende più di un minuto e mezzo. Il Giro è dello ‘Squalo'. Valverde e Chaves si complimentano con il siciliano, che ha compiuto un'impresa incredibile ed in sole due tappe è riuscito a ribaltare una situazione che pareva davvero disperata. Bravo Vincenzo.
I trionfi dello ‘Squalo' – Vincenzo Nibali ha rinverdito la tradizione del ciclismo italiano, che negli ultimi vent'anni è riuscito a vincere solo con Pantani. Il messinese è riuscito in pochi anni a conquistare tutte e tre le grandi classiche. Nel 2010 si impose nella Vuelta, il primo successo in una corsa a tappe. Poi è arrivato il primo trionfo al Giro, nel 2013. Mentre la consacrazione internazionale è arrivata nel 2014 quando da grande campione Nibali è riuscito a vincere per la prima volta il Tour de France. Impresa epocale anche per il nostro ciclismo, che negli ultimi cinquant'anni è riuscito a vincere la ‘Grand Boucle' solo con lo ‘Squalo' e il ‘Pirata' Pantani. Adesso è arrivato il bis nella novantanovesima edizione della ‘Corsa Rosa'.