Villa Comunale Napoli, sequestrata dopo l’incendio delle palme. E il Comune ora mette i guardiani

La Procura della Repubblica di Napoli sequestra la parte della Villa Comunale interessata dall'incendio delle palme avvenuto nella serata di ieri, lunedì 20 dicembre 2021. Ad annunciarlo è l'assessore al Verde del Comune, Vincenzo Santagada, che questa mattina ha condotto un sopralluogo per una ulteriore constatazione dei danni dell’incendio scoppiato nella serata di ieri: "La Villa comunale – spiega Santagada – resterà chiusa fino alla sistemazione dei transennamenti che sostituiranno, nella giornata di domani, i nastri limitatori che circondano l’ area sottoposta a sequestro".
Vigilantes del Comune contro i vandali
"La chiusura totale della Villa, per la giornata odierna – prosegue il Comune di Napoli – si rende necessaria per la delimitazione dell’area e per l’organizzazione dei turni di guardiania della zona dell’incendio e questo anche per evitare ingressi che possano compromettere lo stato di luoghi sotto indagine". "La Villa Comunale – ha spiegato l'assessore Santagada al TgR Campania – sarà chiusa per l'intera giornata di oggi. I vigili del fuoco ci hanno riferito che l'incendio potrebbe essere di natura dolosa. Quando riaprirà? Ora è sotto sequestro per motivi di sicurezza. Appena sarà dissequestrata penso che possa tornare nella piena fruibilità dei cittadini napoletani. Ma la cosa importante è che abbiamo un progetto di 2 milioni di euro che è in fase di progettazione. Il 23 dicembre partirà poi il progetto di riforestazione urbana, con la sostituzione di tutti gli alberi rimossi negli ultimi 5-6 anni in tutti i quartieri della città".
Il sindaco: "Episodio doloso"
"C'è una indagine dei Carabinieri – afferma il sindaco Gaetano Manfredi – In questo momento non c'è ancora una idea certa. Si stanno analizzando anche le immagini della videosorveglianza. Sicuramente è stato un episodio doloso. Adesso si capirà bene cosa è successo. L'importante – aggiunge – è che i danni siano stati molto limitati, però questo ci deve spingere ad agire presto e bene. Si è trattato di un episodio brutto. Per fortuna i danni sono limitati, però noi dobbiamo combattere contro il degrado soprattutto degli spazi storici della città. Ed è anche uno sprone ancora importante a lavorare sulla Villa Comunale e poter finalmente avviare dei progetti di recupero sia della parte strutturale – quindi dei viali, della illuminazione e della videosorveglianza con un progetto che partirà a breve – sia del recupero del patrimonio arboreo che negli ultimi anni è stato fortemente danneggiato".

Le associazioni: "Abbandonata da troppi anni"
“La situazione in Villa Comunale – commenta in una nota Benedetta de Falco, presidente dell’Associazione Premio GreenCare – è drammatica, sono andate a fuoco le Sterlizie Nicolai nella parte che dà su piazza Vittoria. Piante che in altre città sarebbero venerate come patriarchi verdi e che qui diventano rifugio per i senzatetto. Tante volte come Premio GreenCare abbiamo denunciato il completo abbandono di una Villa che la notte si trasforma in dormitorio, con persone che accendono fornellini per farsi da mangiare o riscaldarsi. Fa male constatare come una vegetazione storica versi in stato di totale abbandono. Questa sera abbiamo visto all’opera i vigili del fuoco quando dovremmo invece ammirare giardinieri d’arte, botanici e agronomi. Come Premio GreenCare abbiamo raccolto, grazie a un gruppo di imprenditori, 850 mila euro per il recupero del verde in Villa: sono pronti a essere messi a disposizione, ancora oggi e in tempi brevissimi, per dare un futuro a questa vegetazione di pregio".
"Oggi – conclude De Falco – è necessario unire le forze, il cambio di passo per la Villa è urgente perché altrimenti la bellezza, che è di tutti, diventerà il degrado di nessuno. Tra l’altro questo incendio ha messo in evidenza altre problematiche della Villa. Ad esempio, il fatto che manchino bocchette alle quali i vigili del fuoco possano agganciarsi”, spiega de Falco. “L’incendio è stato dunque spento in due fasi, perché sono dovute arrivare due autobotti: se l’accaduto dovesse ripetersi di notte, sarebbe un disastro. Le aiuole inoltre sono troppo trascurate, e l’Asìa ha piazzato tre bidoni dell’umido proprio accanto alle Sterlizie, nei quali viene versato materiale altamente infiammabile. Sono situazioni di grande pericolo”.