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Sorrento, i Nas chiudono piscina dell’hotel: acqua sporca e infrazioni a norme Covid

I carabinieri del Nas di Napoli hanno disposto la chiusura amministrativa per la piscina di una struttura ricettiva di Sorrento (Napoli): l’acqua non rispettava i valori microbiologici imposti dalla normativa e, durante l’utilizzo, non venivano osservate le norme anti contagio da coronavirus; è inoltre emerso che non erano state compilate le schede di rilevazione dei rischi in materia di sicurezza alimentare.
A cura di Nico Falco
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L'acqua non rispettava i requisiti dei valori microbiologici e sono state rilevate infrazioni alle misure anti contagio da Covid-19. Per questo motivo i carabinieri del Nas hanno disposto la chiusura amministrativa della piscina di una struttura turistica di Sorrento, in provincia di Napoli. Il controllo effettuato dai militari si colloca nel più ampio quadro di servizi che, negli ultimi giorni, ha visto impegnati i militari tra Napoli e Provincia in ispezioni tra strutture ricettive, rivendite alimentari e attività commerciali del settore della ristorazione.

Per la struttura di Sorrento è scattata la chiusura amministrativa della piscina per la durata da 5 a 30 giorni: al termine delle verifiche sulla qualità dell'acqua è stato accertato che non venivano assicurati i valori microbiologici imposti dalla normativa relativa. Con ulteriori accertamenti è stato appurato che, durante l'utilizzo da parte degli utenti, non venivano rispettate le misure anti contagio da coronavirus e non erano state compilate le schede di rilevazione dei rischi in materia di sicurezza alimentare.

Chiusa una fabbrica di mascherine

A San Giuseppe Vesuviano l'ufficio attività produttive e Suap del Comune, su proposta dei carabinieri del Nas di Napoli e della locale stazione, che avevano effettuato una ispezione, ha disposto la cessazione dell'attività per una ditta locale che si occupava della produzione di abbigliamento e di mascherine facciali. Durante le verifiche dei Nas era infatti emerso che la struttura non era dotata di uno spogliatoio per il personale e che utilizzava un ampio deposito di prodotti di abbigliamento che, però, non era inserito nell'attestato di agibilità e fruibilità dei locali che era stato rilasciato dal Comune.

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