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Sant’Antonio Abate-Ercolanese, scontri con mazze e pietre tra tifosi: stop gara e feriti

Feriti tra i tifosi, colpito anche un carabinieri. Il sindaco di Ercolano: “Una vergogna, sono pseudo-tifosi”. Le squadre: “Basta violenza”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scontri a colpi di mazza e lanci di pietre tra tifosi al derby tra l'A.S.D. AC Sant’Antonio Abate 1971 e lo Sporting Club Ercolanese che si è disputata oggi allo stadio Varone di Sant'Antonio Abate. Una violenza improvvisa che ha costretto all'intervento delle forze dell'ordine. La gara è stata sospesa sull'1-3 per l'Ercolanese. Ferito nei tafferugli anche un carabiniere. All'esterno dell'impianto sportivo si è registrata anche una sassaiola contro i bus della squadra ospite. L'episodio è stato fortemente censurato sia dalle due squadre, che hanno preso le distanze da quanto avvenuto, che dalle istituzioni. Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, parla di scene "vergognose".

Il sindaco di Ercolano: "Che vergogna"

Non le manda a dire il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto: "È vergognoso quanto accaduto questo pomeriggio sul campo del Sant'Antonio Abate – scrive in un post su Facebook -, dove a causa di tafferugli tra pseudo-tifosi è stata sospesa la gara di calcio tra i padroni di casa e lo Sporting Ercolanese. Gli episodi di oggi rappresentano quanto di più lontano ci possa essere dai valori sani dello sport e del tifo. Chi si è reso protagonista di un atto così ignobile non merita nessuna scusante, né può onorarsi di rappresentare la città di Ercolano".

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Le squadre: "Basta violenza. Vicini ai feriti"

Le due squadre hanno preso le distanze da quanto avvenuto. L’A.S.D. AC Sant’Antonio Abate 1971 in un comunicato "prende le distanze da qualsiasi forma di violenza che si è verificata quest’oggi" e spiega:

Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al giovane tifoso abatese aggredito all’esterno dell’impianto sportivo dai “tifosi” ospiti che gli hanno sottratto con forza la maglia, gli stessi che hanno aggredito gli stewards presenti all’esterno del settore ospiti entrando senza acquistare il biglietto. In quel momento la società ha avvisato prontamente i Carabinieri.

Una volta entrati i “tifosi” ospiti hanno cercato di accedere all’interno del terreno di gioco per provare a raggiungere la tifoseria locale, senza riuscirci. Lo stesso gesto è stato ripetuto alla fine della prima frazione di gioco, questa volta riuscendo ad accedere al rettangolo di gioco forzando le barriere ed a raggiungere la tribuna dei tifosi del Sant’Antonio.

Nonostante l’SC Ercolanese stesse vincendo, ciò ha confermato che l’intenzione dei “tifosi” ospiti fosse premeditata. A quel punto la situazione è degenerata con scontri tra le due tifoserie. Terminati i tafferugli grazie all’intervento delle Forze Dell’Ordine e degli stewards presenti, il Direttore Di Gara, d’accordo con i Carabinieri, ha deciso di sospendere il match.

All’uscita dal proprio settore, ancora una volta i “tifosi” ospiti con diversi lanci di pietre hanno colpito un Carabiniere. Il Sant’Antonio Abate ribadisce di prendere le distanze da questi tipi di violenze, che non rappresentano i veri valori di questo sport. Siamo consapevoli che noi A.S.D. AC Sant’Antonio Abate 1971, Sporting Club Ercolanese ed il Comune di Sant’Antonio Abate siamo parte lesa di quanto accaduto. Infine la società sta valutando l’ipotesi di ritirare la squadra dal Campionato se questi sono i valori che rappresentano questa categoria.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il club di Ercolano:

La S.C. Ercolanese prende le distanze dalle orrende scene di violenza viste oggi allo stadio Varone di Sant’Antonio Abate. Tutte le azioni o le parole violente che ledono la libertà e la sicurezza di qualsiasi individuo, sono respinte nella maniera più assoluta dalla scrivente società. Come le foto allegate dimostrano, il pullman di proprietà della società sul quale hanno viaggiato i nostri calciatori, parcheggiato all’esterno dello stadio, è stato distrutto, impedendone l’uso.

I calciatori e lo staff sono stati costretti a tornare a casa con altri mezzi. Oggi ci sono stati danni morali ed economici che non fanno bene al calcio. La gestione della sicurezza non è stata per nulla adeguata: pochi gli agenti delle forze dell'ordine presenti (nella fattispecie i carabinieri) e diverse le falle che sono state evidenti come cancelli lasciati aperti che hanno consentito l'ingresso in campo. I tifosi in casa, oltre alla distruzione del pullman, hanno lanciato diversi oggetti verso il settore dei tifosi ospiti. Infine la società esprimere solidarietà nei confronti del Sant'Antonio Abate 1971, anch'essa parte lesa.

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