Ricotta scaduta da un mese e mezzo in vendita nel caseificio a Casalnuovo: arrivano i carabinieri

In un caseificio di Casalnuovo di Napoli in vendita nel bancone confezioni di ricotta salata scadute da un mese e mezzo. Ma anche quasi un quintale di altri formaggi e salumi non tracciati. È quanto hanno scoperto i carabinieri Forestali della Stazione di Marigliano di Napoli durante un servizio di controllo sulla qualità e la tracciabilità dei prodotti caseari a tutela dei consumatori. Nei guai il titolare del caseificio del comune del Napoletano che è stato multato per un ammontare complessivo di circa 5mila euro.
Scoperto anche un quintale di formaggi e salumi non tracciati
Tutta la merce, tra cui 11 confezioni di ricotta salata scaduta da circa un mese e mezzo e messe in vendita all’interno del banco frigo e altri 58 chili di formaggi e 36 chili di salumi senza la prevista tracciabilità, è stata sequestrata e distrutta. La ricotta salata, peraltro, è una pietanza molto ricercata in questo periodo dell'anno e a ridosso della Pasqua, da consumare sia da sola, che come base per altre pietanze, come rustici e torte, o come condimento per primi piatti.
Solo il 9 febbraio scorso, la Guardia di Finanza della compagnia di Nocera Inferiore aveva scoperto in un negozio di vendita al dettaglio di pesce ad Angri, nella provincia di Salerno, 5.500 chili di pesce in cattivo stato di conservazione, sporco e scaduto. I prodotti erano conservati in una cella frigorifera di 60 metri quadrati per terra, o su pedane di legno. Non vi erano indicazioni sulla provenienza e in alcuni casi avevano di gran lunga superato la data di scadenza. La stessa cella frigorifera è stata trovata sporca, a tal punto da impedire l'idoneità al consumo di tutto il cibo conservato.