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Le donne che hanno fatto la storia di Napoli tra amori e rivoluzioni

Hanno amato, lottato, difeso i propri diritti ed ideali, senza mai risparmiarsi. Ecco chi sono le esponenti di quello che un tempo veniva definito ‘gentil sesso’ partenopeo, ancora oggi un modello da seguire da Matilde Serao a Sophia Loren, da Titina De Filippo a Matilde Serao. Biografie di donne che hanno cambiato il mondo.
A cura di Redazione Cultura
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Se dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, lo stesso dicasi per una città come Napoli che è "femmina" nell'animo, passionale e vera, una città che, non a caso, ha dato i natali a tante donne che hanno contribuito a farne la storia, che si sono battute per ottenere diritti e riconoscimenti, che hanno lasciato un segno indelebile e i cui nomi sono e saranno legati al capoluogo campano per sempre. Tanto per iniziare pensiamo solo che l'origine di Napoli è riconducibile alla bella sirena Partenope che approdò sull’isolotto di Megaride, dove i pescatori videro quel bellissimo volto ormai privo di vita e decisero di seppellirla dove ora sorge Castel dell’Ovo, a protezione della città che si andava costituendo. Ma chi sono le donne che hanno fatto la storia di Napoli? quali sono le loro storie e soprattutto quante sono? Difficile elencarle tutte ma sicuramente le più note vanno menzionate e parliamo di attrici, intellettuali, operaie, donne del popolo e nobili. Estrazioni sociali molto diverse ma tutte queste donne sono donne la cui personalità si è sempre distinta con fierezza e coraggio. Sono donne che hanno amato, lottato e sofferto e lo hanno fatto per essere di esempio alle generazioni che verranno e per lasciare un messaggio di speranza per il futuro.

Maddalena Cerasuolo

A lei è dedicato il famoso ponte del quartiere Sanità. Maddalena Cerasuolo, detta Lenuccia, era un’operaia che partecipò attivamente alla battaglia delleQuattro giornate di Napoli contro l’esercito tedesco, e tante altre battaglie tra cui lo scontro in difesa del Ponte della Sanità, al fianco del padre, con i partigiani dei rioni Materdei e Stella.

Eleonora Pimentel Fonseca

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Romana di nascita, appartenente a una nobile e colta famiglia portoghese, trovò la morte a Napoli. Eleonora Pimentel Fonseca fu una delle figure di spicco della "Rivoluzione Partenopea" del 1799, partecipando alla conquista della roccaforte di Castel Sant'Elmo. Inoltre fu proprio la Pimentel Fonseca a dirigere il primo periodico napoletano "Il Monitore Napoletano" e tanto ancora avrebbe fatto se non fosse finita sul patibolo quando la Repubblica Napoletana declinò ma le sue ultime parole sono rimaste celebri: "Forse un giorno gioverà ricordare tutto questo".

Matilde Serao

Senza ombra di dubbio una delle figure di spicco nel giornalismo e nella scena letteraria italiane a cavallo tra Otto e Novecento. Matilde Serao fu tra le prime donne Fondatrici e direttrici di diversi quotidiani, tra cui "II Mattino" e "II Giorno". All'attività giornalistica, affiancò con successo quella di scrittrice,  pubblicando decine di romanzi e centinaia di racconti, i più celebri dei quali riuniti ne "Il ventre di Napoli".

Titina De Filippo

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Icona del teatro napoletano, la memoria e la storia. Titina De Filippo, prima dei tre figli, oltre a  Eduardo e Peppino, nati dalla unione tra Eduardo Scarpetta  e Luisa De Filippo, raggiunge l'apice della sua carriera artistica con l'interpretazione di "Filomena Marturano", molto sentito e vicino alla sua personalità e così descritto da lei stessa: "Eccolo il mio personaggio ecco, così ti volevo: violenta, fredda, calma, tragica, comica. Ah! Filumena, ti tengo, ti tengo. Non mi scappi più! Ti porterò con me tutta la vita".

Luisa Sanfelice

A lei è intitolata la strada del vomero famosa per i suoi palazzi liberty che porta il nome di via Luigia Sanfelice. Ma chi era precisamente Luisa Sanfelice? la donna nasce a Napoli nel 1764 e a soli 17 anni va in sposa al nobile cugino Andrea Sanfelice, da cui prende il cognome. Ma il matrimonio non fu proprio idilliaco e in una girandola di amanti e potere, la donna, suo malgrado si trovò coinvolta nella rivoluzione napoletana del 1799 come salvatrice della Repubblica e fu poi condannata a morte dai Borbone.

Maria Puteolana

Un'eroina di altri tempi di cui si sa poco. Ma quel che si sa di Maria Puteolana è che la donna nacque a Pozzuoli e, nel XIV sec., sotto il dominio angioino, difese la sua terra dai pirati saraceni che la martoriavano senza tregua. Maria dedicò la sua intera esistenza a questa strenua difesa, fino a trovare la morte sopraffatta ed accerchiata dagli odiati nemici provenienti dal mare.

Sophia Loren

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Non ha bisogno di presentazioni. Sophia Loren, al secolo Sofia Scicolone nasce a Pozzuoli e presto entra a far parte del mondo e della storia del cinema dagli inizi degli anni '50, con film come "Pane amore …", "Matrimonio all'italiana", "Ieri, oggi e domani", solo per citarne alcuni. Donna dalla bellezza e dal talento intramontabile, è stata insignita della cittadinanza onoraria di Napoli nel luglio del 2016.

Maria D'Avalos

Si dice che nelle notti senza luna in Piazza San Domenico si sente ancora il suo lamento. Maria D'Avalos fu l'amante di Fabrizio Carafa, la loro fu una grande passione stroncata dal gesto tragico del marito di lei Carlo Gesualdo che, sorprendendo la moglie con il suo amante nella stanza da letto del Palazzo dei Principi di San Severo, pugnalò entrambi a morte. Da allora si dice che il fantasma della donna si aggiri ancora nel palazzo.

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