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L’assessore di De Magistris sposta Mattarella dall’ufficio: al suo posto la foto di Maradona

Nell’ex stanza delle Politiche Sociali del Comune di Napoli (oggi assegnata all’assessorato al Lavoro) il ritratto del presidente Sergio Mattarella è stato spostato su un’altra parete e sostituito con quello di Diego Armando Maradona. Scelta del neo assessore al Lavoro Giovanni Pagano, subentrato con l’ultimo rimpasto della giunta De Magistris a pochi mesi dalle elezioni.
A cura di Nico Falco
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Pochi minuti al novantesimo, l'allenatore gioca l'ultima carta, quella che magari potrebbe cambiare la partita: fuori Mattarella, dentro Maradona. Metafora calcistica scherzosa a parte, è quello che sembra essere successo nel Comune di Napoli, dopo che, con l'ennesimo rimpasto (e a pochi mesi dalla scadenza naturale del mandato), il sindaco Luigi De Magistris ha estromesso Monica Buonanno (assessore alle Politiche Sociali e al Lavoro) e ha chiamato in partita Giovanni Pagano, che della Buonanno ha ereditato la seconda delega e l'ufficio: nella stanza al posto del ritratto del presidente Sergio Mattarella c'è ora quello di Diego Armando Maradona (la fotografia, ha successivamente spiegato Pagano, non è stata rimossa del tutto ma spostata su un'altra parete).

La sostituzione è evidente nelle fotografie e nei video che vengono pubblicati sui social dello stesso neo assessore al Lavoro Pagano. In passato leader del centro sociale 081 e poi sindacalista dell'Usb, il 36enne aveva accettato l'incarico nonostante la brevissima durata prospettata parlando di "una sfida che chiama in causa la mia generazione di fronte a un mondo che sta cambiando". Nei frequenti suoi interventi social si vede campeggiare alle sue spalle l'immagine ormai iconica del Pibe de Oro, morto in Argentina lo scorso 25 novembre.

L'ex assessore Monica Buonanno. Dietro, il ritratto di Mattarella
L'ex assessore Monica Buonanno. Dietro, il ritratto di Mattarella

Basta fare un confronto con le immagini precedenti, quando l'assessorato era guidato da Monica Buonanno, per rendersi conto del cambiamento. In una delle varie fotografie (questa allegata è stata pubblicata su Facebook nel marzo 2020) si vede sullo sfondo la fotografia di Mattarella. L'angolo è sicuramente lo stesso che viene inquadrato nelle dirette Facebook e nelle fotografie di Pagano, lo si riconosce dal quadro sulla destra. Compaiono le bandiere e scompare la foto del Presidente della Repubblica, probabilmente spostata per lasciare il posto in prima fila a quello del Calcio. Perché l'inno italiano farà pur battere forte il cuore, ma una finta di Maradona, come diceva Gigino, il poeta di "Così parlò Bellavista", «scioglie il sangue nelle vene…».

La replica dell'assessore Pagano: "Foto di Mattarella solo spostata"

In una diretta Facebook l'assessore Giuseppe Pagano ha spiegato che la fotografia è stata spostata su un'altra parete. "Stamattina ho visto un articolo di Fanpage che parla del fatto che avrei rimosso un quadro di Mattarella per inserire la foto di Maradona – dice nel video – questo è un quadro a cui tengo molto, Maradona per me è inamovibile, ma volevo tranquillizzare Fanpage perché il presidente Mattarella è sempre qua, in questo ufficio. Anzi, l'ho messo proprio al centro. L'etichetta è tutta al sicuro. Maradona è un personaggio importante per tutti noi, volevo tenerlo come portafortuna perché credo di avere bisogno di una grande protezione. Oltre ai quadri bellissimi che ci sono in questo ufficio, un po' di popolarità ci voleva".

La nuova posizione della foto di Mattarella
La nuova posizione della foto di Mattarella

Foto del Presidente negli uffici pubblici, cosa dice la legge

Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella sezione "quesiti", viene indicato che negli uffici pubblici è possibile esporre la fotografia del Presidente della Repubblica, ma non quella di altre autorità. Sulla Gazzetta Ufficiale (decreto del presidente della Repubblica 7 aprile 2000, n. 121) c'è l'elenco degli uffici nei quali deve essere esposta, oltre alle bandiere, anche la foto del Capo di Stato, ma tra questi non ci sono gli assessorati. Per gli enti locali e le scuole si tratta quindi di una consuetudine, non regolata da una legge.

(articolo aggiornato il 24/2 alle 11:39)

Un frame da una diretta Facebook dell'assessore Pagano
Un frame da una diretta Facebook dell'assessore Pagano
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