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Offese al garante dei detenuti Pietro Ioia, assolto il deputato Francesco Borrelli: “Non c’è reato”

Il giudice Giuliana Taglialatela, nell’udienza dello scorso 10 gennaio, ha assolto Borrelli poiché “il fatto non costituisce reato”.
A cura di Valerio Papadia
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Il deputato Francesco Emilio Borrelli è stato assolto nel procedimento penale a suo carico per le presunte offese indirizzate all'ex garante dei detenuti di Napoli Pietro Ioia. Nell'udienza dello scorso 10 gennaio, il giudice Giuliana Tagliatela della IV Sezione Penale del Tribunale di Napoli, ha assolto Borrelli poiché "il fatto non costituisce reato".

Le presunte offese pronunciata da Borrelli in una diretta social nel 2020

La vicenda risale alla primavera del 2020 e la querela di Ioia, all'epoca garante dei detenuti di Napoli, si riferisce a delle parole pronunciate da Borrelli, all'epoca consigliere regionale in Campania, durante una diretta Facebook. Nell'integrazione della denuncia c'era scritto:

Il Sig. Francesco Emilio Borrelli, in data 11 maggio 2020, pubblicava una serie di video – tramite diretta Facebook – offendendo la reputazione dei Garanti dei diritti dei detenuti ed in generale di chi, in particolare durante il periodo emergenziale, decideva di impegnarsi nella lotta a tutela dei diritti dei detenuti per evitare il contagio degli stessi

Dal canto suo, Borrelli ha sempre sostenuto che quelle parole non erano riferite a Ioia e che se avesse voluto coinvolgere l'ex garante lo avrebbe fatto senza alcun problema, chiamandolo direttamente in causa.

Pietro Ioia arrestato a fine 2022: portava in carcere cellulari e droga

Il riferimento a Pietro Ioia come ex garante dei detenuti di Napoli è dovuto al fatto che, nell'ottobre del 2022, è finito in manette nell'ambito di una indagine dei carabinieri e della Procura partenopea: secondo gli inquirenti, Ioia avrebbe approfittato del suo ruolo e del suo libero accesso alle carceri per introdurvi telefoni cellulari e droga da consegnare ai detenuti.

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