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Napoli, il pagamento della rata TARI 2020 slitta al 1° marzo

Slitta al 1° marzo 2021 il pagamento della rata di conguaglio della TARI 2020 del comune di Napoli. Lo ha deciso Palazzo San Giacomo: la scadenza iniziale era fissata per il 29 gennaio. Prevista anche un’agevolazione del 25% della quota variabile nei confronti delle categorie commerciali, produttive e turistiche.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Comune di Napoli ha deciso di spostare al 1° marzo 2021 il pagamento della rata TARI 2020, inizialmente previsto entro il 29 gennaio. Lo ha annunciato Palazzo San Giacomo dopo la firma dell'atto deliberativo da parte del vicesindaco ed assessore al bilancio Enrico Panini. Il pagamento del conguaglio della TARI 2020, dunque, slitta al 1° marzo 2021, concedendo così 30 giorni "extra" ai cittadini residenti nel capoluogo partenopeo per il saldo.

Non si tratta dell'unica decisione presa dalla giunta comunale nella giornata di ieri, martedì 5 gennaio: è stato anche deciso di concedere un'agevolazione tariffaria del 25% della quota variabile della tariffa TARI 2020 nei confronti delle categorie commerciali, produttive e turistiche "che hanno subito effetti negativi a seguito dell’emergenza e non solo a favore di quelle per le quali è stata disposta la sospensione delle attività dai diversi DPCM e dai provvedimenti regionali, per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19", si legge nella nota di Palazzo San Giacomo. L'agevolazione della TARI costerà alle casse comunali oltre 11 milioni di euro di mancati introiti, che saranno coperti attraverso il bilancio approvato lo scorso 10 dicembre dal consiglio comunale partenopeo mediante l'utilizzo di risorse dell'Ente stesso.

Un'approvazione di bilancio che non fu proprio semplicissima: la giunta guidata dal sindaco Luigi De Magistris fu approvata da una riunione fiume durata l'intera giornata del 10 dicembre 2020, con 407 ordini del giorno, 3 mozioni e 7 emendamenti. Durante la seduta, ci fu anche un malore per il consigliere Nino Simeone, portato in ospedale. Alla fine il bilancio di previsione 2020 passò per un solo voto (decisivo l'atteggiamento in aula di alcuni consiglieri d'opposizione), e "salvò" la giunta dal commissariamento che sarebbe scattato in caso di mancata approvazione come imposto dalla diffida del prefetto di Napoli Marco Valentini. Il tutto a pochi mesi dalle elezioni comunali per Palazzo San Giacomo, previste tra maggio e giugno di quest'anno.

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