
"Per due giorni Napoli capitale dei trasporti" è il sommario della brochure del convegno "Digitalizzazione della mobilità e dell'e-ticketing in Campania" sulla dematerializzazione dei biglietti che oggi ha richiamato alla Camera di Commercio di Napoli le maggiori aziende del settore e i rappresentanti istituzionali. L'evento, organizzato da Club Italia e Unico Campania, nasce per illustrare le novità della vendita online dei ticket di viaggio, che proprio da quest'anno entrano a sistema grazie al lavoro commendevole del Consorzio. Un'offerta in più per i viaggiatori e i turisti che contribuirà a migliorare un servizio di distribuzione dei ticket cartacei nelle rivendite ad oggi purtroppo molto scadente. Ma la didascalia che compare sulla locandina del convegno non può che suscitare un amaro sorriso, considerando che proprio stamattina, mentre "Napoli è capitale dei trasporti", la metropolitana Linea 1 è rimasta ferma per 2 ore, in piena fascia di punta, (dalle 7,45 alle 9,45), sulla tratta Dante-Garibaldi.
De Gregorio: "Treni fermi? Può capitare"
Non è il primo stop, né sarà l'ultimo. Così come si ripeteranno anche i disservizi sulle tratte ferroviarie gestite da Eav, come quello accaduto ieri sulla Circumvesuviana, con il nuovo treno Metrostar partito da Sorrento fermo per 45 minuti nel tunnel tra Meta e Seiano. Ne è consapevole anche il presidente della partecipata dei trasporti regionale, Umberto De Greogorio: "Può capitare. Un normale disguido che può succedere e continuerà a succedere". E infatti succede sempre più spesso. Basta guardare i disservizi sulla linea Napoli-Baiano, con i treni che si fermano per guasto e non riescono a tornare indietro e i passeggeri – comprese donne, anziani, bimbi e disabili – costretti a scendere a piedi e a camminare sui binari. Tutto in sicurezza, garantisce Eav. Anche se in altri contesti i treni vengono di solito riportati in stazione dalle locomotive rimorchio per consentire ai passeggeri di scendere più comodamente sulle banchine.
L'assessore Cosenza: "Ci vuole pazienza"
Mentre l'assessore comunale ai Trasporti Edoardo Cosenza, appena insediatosi nella giunta Manfredi e quindi al riparo da ogni responsabilità, sui ritardi dei lavori della metro Linea 6, chiusa da 9 anni ormai e costata finora circa un miliardo di euro, ammette sul suo profilo Facebook: "Ci vuole ancora pazienza. Un'attesa troppo lunga e tanti disservizi. I miracoli non si fanno e noi non sappiamo farli". E aggiunge: "Il nostro impegno per accelerare c'è tutto. Giorno per giorno, vi garantisco che anche oggi abbiamo fatto un passo sostanziale". I napoletani di pazienza ne hanno tanta. Gli stop della metropolitana Linea 1, costata miliardi di euro e con le stazioni più belle del mondo, sono ormai continui. E avvengono spesso quando ce n'è più bisogno, negli orari di punta, con le banchine affollate di pendolari e di studenti, o quando piove.
Nel 2021, insomma, i trasporti di Napoli non sono sicuramente come quelli del Giappone, come pure aveva sperato l'ex sindaco Luigi De Magistris, ma non si avvicinano lontanamente nemmeno a quelli di altre città europee come Londra o Madrid, dove le stazioni sono meno belle, forse, ma i treni del metrò passano ogni 2 minuti e i viaggiatori fanno la fila anche alle pensiline del bus per salire sui mezzi pubblici. Anche Luca Cascone, consigliere regionale delegato ai Trasporti del governatore Vincenzo De Luca, è consapevole che la strada da fare per rendere il sistema dei trasporti effettivamente moderno è ancora tanta: "Abbiamo ereditato un disastro", ammette sconsolato.

